Il gruppo assicurativo spagnolo Mapfre attenderà la chiusura dell’esercizio 2022 per verificare l’effetto sui propri conti dell’inflazione. Secondo quanto riferisce il quotidiano economico Expansión, una volta analizzati i risultati, Mapfre potrebbe anche rivedere gli obiettivi del suo piano strategico che, approvato nel gennaio scorso, appena prima dell’invasione dell’Ucraina, durerà fino alla fine del 2024.
Nonostante la straordinaria complessità del contesto attuale, la compagnia ha detto di continuare a sviluppare il piano, pur riconoscendo che “l’obiettivo del combined ratio in un intervallo tra il 94% e il 95% appare decisamente impegnativo nel contesto attuale e potrebbe essere soggetto a revisioni dopo la conclusione dell’esercizio 2022 e a seconda dell’evoluzione dell’inflazione”.
Che si tratti di un traguardo eccessivamente ambizioso lo conferma il fatto che il forte aumento dei sinistri e dell’inflazione hanno inciso sui risultati dei primi nove mesi dell’anno, dove il combined ratio si è attestato al 98,4%, 1,9 punti percentuali sopra il 96,5% dello stesso periodo dell’anno scorso. Questo andamento ha comportato per Mapfre una riduzione dell’utile del 6,9%, a 488,4 milioni di euro.
L’indice di efficienza è peggiorato soprattutto nell’assicurazione auto, dove ha raggiunto il 105,5% nel gruppo, il che significa che in questo ramo la compagnia perde 5,5 euro ogni 100 euro di premi incassati.
Per quanto riguarda l’attività sviluppata in Italia il combined ratio è del 106,7%.