Nel terzo trimestre, il volume delle operazioni di fusione e acquisizione in Europa è leggermente diminuito, con 76 operazioni rispetto alle 110 del secondo trimestre e alle 78 del terzo trimestre del 2021. Tuttavia, secondo il Barometro di FTI Consulting, il numero totale di transazioni effettuate quest’anno nel vecchio continente segna un nuovo massimo storico con 292, rispetto al precedente record di 282 del 2021.
È significativo che la maggior parte delle acquisizioni sia stata promossa da società controllate da fondi di private equity, mentre gli acquirenti industriali rappresentano meno di un terzo del numero totale di operazioni. Il rapporto rileva che questi fondi hanno mantenuto la loro propensione per le transazioni nei settori della distribuzione e dei servizi. Spiega che nel terzo trimestre ci sono state 39 acquisizioni da parte di società controllate da private equity e 12 direttamente dai fondi.
“Il consolidamento delle operazioni ha continuato a dominare i volumi delle transazioni in tutta Europa e i multipli di valutazione rimangono elevati, poiché i broker e i fornitori di servizi continuano ad affrontare aste competitive”, spiega il rapporto. I dati macroeconomici hanno indotto i gruppi d’acquisto a essere più selettivi, concentrandosi su attività che dimostrano un track record di generazione di utili, adattabilità e strategia di crescita.
Uno degli aspetti che spicca è il volume tra i principali broker assicurativi – come Global Risk Partners e Howden Group – con 37 transazioni, rispetto alle 35 del terzo trimestre 2021, in crescita del 48%. Regno Unito e Irlanda guidano il mercato europeo delle fusioni e acquisizioni assicurative con il 40% delle operazioni totali.
All’interno del mercato europeo, il Regno Unito e l’Irlanda hanno guidato il mercato delle fusioni e acquisizioni assicurative con 4 operazioni su 10 tra giugno e settembre.
I fondi di private equity europei continuano a nutrire un forte interesse per il settore, attratti dall’opportunità rappresentata dal consolidamento del mercato dell’intermediazione e dei servizi assicurativi, in cui vi è un’elevata frammentazione e, di fatto, stanno individuando opportunità che si adattano alla loro strategia di crescita e che rispondono molto bene alla loro propensione al rischio-rendimento.