di Anna Messia
È fissato per questa mattina in Ania a Milano l’incontro tra le segreterie nazionali dei sindacati e Verti per i tagli del personale annunciati dalla compagnia del gruppo spagnolo Mapfre. Una riorganizzazione profonda considerando che nei giorni scorsi il gruppo guidato da Enrique Flores Calderon, come anticipato da MF-Milano Finanza, ha convocato le rappresentanze sindacali dichiarando un esubero di 325 lavoratori su un totale di 605. Un riassetto che è funzionale all’adozione «di un modello organizzativo più digitale ed efficiente» e che è funzionale per «mantenere e rafforzare la posizione di Verti e creare le condizioni per continuare a investire nel nostro Paese», hanno spiegato dalla compagnia. Ma la situazione preoccupa i lavoratori considerando che l’età media dei dipendenti, di 47 anni, non consentirebbe all’azienda di accedere al cosiddetto fondo di solidarietà di categoria (valido quando mancano 5 anni o meno all’età pensionabile). Già nel 2016, quando c’era ancora il marchio Direct Line ma la società era già entrata nell’orbita di Mapfre, il gruppo aveva annunciato circa 200 esuberi e in quel caso erano stati concessi importanti incentivi all’esodo tanto che le richieste dei lavoratori avevano addirittura superato la proposta dell’azienda. Ora la trattativa è destinata ad essere riaperta con i 30 giorni, utili per valutare possibili soluzioni alternative ai licenziamenti, che hanno già iniziato a decorrere. (riproduzione riservata)
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