di Nicola Carosielli
L’Antitrust ha chiuso l’istruttoria su FinecoBank per una presunta pratica commerciale scorretta che consisteva nella possibile chiusura di conti correnti con giacenze superiori a 100.000 euro (in assenza di investimenti o finanziamenti), rivelata da MF-Milano Finanza il 19 marzo. Tra gli impegni presentati dall’istituto guidato da Alessandro Foti e accolti dall’Agcm spicca quello secondo cui la società non eserciterà il recesso in caso di correntisti privi di un conto in un altro istituto di credito, che subirebbero nella massima misura gli effetti della chiusura del rapporto. Nel caso in cui i correntisti privi di altro conto corrente, in seguito alla lettera di marzo, avessero già effettuato finanziamenti o investimenti, FinecoBank rimborserà le commissioni pagate per l’esecuzione di ordini di investimento e concederà la possibilità di restituire i finanziamenti senza spese o penali. Inoltre implementerà un sistema informatico di segnalazione giornaliera dei clienti per i quali saranno realizzate le condizioni rilevanti ai fini del recesso, illustrando in modo oggettivo e senza fini promozionali, diverse opzioni per evitare il recesso. In particolare: la ricontrattualizzazione individuale dei costi di conto corrente secondo listini predefiniti e senza discriminazioni; il trasferimento senza spese della giacenza in eccesso su eventuali conti del cliente in altri istituti di credito; l’utilizzo della giacenza in eccesso per l’acquisto gratuito di titoli di Stato italiani, che potranno essere venduti senza spese, o per l’acquisto di strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, partecipazioni in Exchange Traded Fund e/o in altri Oicr) tramite la piattaforma online di Fineco in modo autonomo oppure tramite il supporto di un consulente finanziario della banca.
Nel prospettare le diverse opzioni l’istituto di credito chiarirà ai clienti di aver diritto all’utilizzo di questi servizi senza dover sottoscrivere ulteriori contratti né di investire in fondi o in altri prodotti e servizi offerti da Fineco o da altre società del gruppo. Inoltre la banca chiarirà ai clienti che non recederà dal contratto per un periodo di 90 giorni da quando vengono contattati. Un tempo necessario al cliente per scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze tra quelle presentate. Infine, aggiunge la nota dell’Antitrust, «FinecoBank darà pubblicità -con modalità grafiche chiare e intuitive- di tutti gli impegni assunti sul proprio sito internet e la clientela, nel prossimo estratto conto, sarà invitata a consultare la pagina del sito internet dell’istituto dedicata alle “Condizioni Conto” per prendere visione degli impegni». L’Antitrust ha deliberato di rendere obbligatori gli impegni presentati da FinecoBank, ritenendoli idonei a rimuovere i profili di criticità oggetto dell’istruttoria. (riproduzione riservata)
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