COMPRAVENDITE E PREZZI IMMOBILIARI FANNO SEGNARE UNA RIPRESA. E FIOCCANO NUOVE OFFERTE
Irene Greguoli Venini
Le compravendite delle case sono in ripresa e l’importo dei mutui è in aumento. C’è un calo, invece, delle richieste di finanziamento ma fa eccezione la fascia d’età delle persone con meno di 35 anni che cresce raggiungendo il mese scorso il dato più elevato degli ultimi 10 anni. Diversi istituti stanno quindi lanciando nuovi prodotti per rispondere a questo trend.
Lo scenario dei mutui. Dall’analisi delle richieste registrate sul Sistema di informazioni creditizie di Crif (specializzata in sistemi di informazioni creditizie e di business information) emerge che, a fronte di un deciso recupero delle compravendite residenziali (+73% nel secondo trimestre dell’anno) e dei prezzi al metro quadro (+1,7% per i nuovi immobili nel terzo trimestre 2021 e +2,6% per quelli usati), nel mese di ottobre si è registrata un’ulteriore crescita dell’importo medio dei mutui richiesti (+6,8%), che con 142.345 euro tocca il valore più elevato in assoluto degli ultimi 10 anni.
Malgrado questo, la dinamica del comparto fa segnare una nuova flessione (-16% rispetto al mese di ottobre 2020), in linea con il trend del trimestre precedente, nonostante la costante crescita (+2,6%) delle istruttorie presentate dagli under 35, che oggi arrivano a toccare il 30% del totale.
Nel complesso, le richieste tra 100 mila e 150 mila euro rappresentano la soluzione preferita dagli italiani (circa 30% del totale), in linea con il corrispondente periodo del 2020; al secondo posto (con il 25,6%) rimane la classe di importo tra 150 mila e 300 mila euro, mentre valori al di sotto dei 100 mila euro caratterizzano 4 richieste su 10.
Nello specifico, a ottobre si è registrato un calo generalizzato delle richieste da parte di tutte le fasce di richiedenti con la sola eccezione delle persone con meno di 35 anni, grazie alle misure adottate dal governo con il decreto Sostegni bis.
La classe tra i 18 e i 24 anni è arrivata al 2,7% rispetto al 2,2% di un anno fa, e quella tra i 25 e i 34 anni al 27,3% del totale contro il 25,2% di ottobre 2020.
La fascia di età che totalizza la quota maggioritaria delle richieste di mutuo rimane comunque quella compresa tra i 35 e i 44 anni, con il 32,7%%.
Dall’analisi della distribuzione delle richieste per durata si conferma il trend degli scorsi mesi che vede la classe compresa tra i 26 e i 30 anni sempre più in cima alle preferenze delle famiglie italiane, con il 27,6% del totale (+4,4%). Cresce anche (+1,1% rispetto al 2020) la durata tra i 20 e i 25 anni, che assorbe il 24,1% delle richieste.
In generale, quasi 8 richieste su 10 presentano piani di rimborso superiori ai 15 anni, a conferma dell’atteggiamento tradizionalmente prudente delle famiglie, che tendono a spalmare la restituzione del finanziamento su un orizzonte temporale sufficientemente lungo nel tentativo di ridurre quanto più possibile il peso delle rate sul bilancio familiare.
Non bisogna dimenticare che gli interessi dei mutui a tasso fisso stanno aumentando, anche se il fenomeno è ancora contenuto, mentre gli interessi applicati ai finanziamenti a tasso variabile non stanno crescendo.
Le compravendite. Le analisi condotte dall’Ufficio studi Gruppo Tecnocasa sulle compravendite realizzate attraverso le agenzie del gruppo nel primo semestre del 2021 evidenziano che la crescita è più sostenuta sui segmenti dell’abitazione principale e delle case vacanze, mentre è più contenuta sul versante degli acquisti per investimento.
La tipologia più compravenduta in Italia rimane il trilocale, che compone circa un terzo sul totale degli acquisti (34%); anche in questa prima parte del 2021 al secondo posto ci sono le soluzioni indipendenti e semi-indipendenti che, come già successo nel 2020, superano quota 22% e confermano il gradimento degli acquirenti grazie alla presenza di spazi esterni e di ampie metrature.
Anche secondo i dati di Tecnocasa diminuisce l’età media degli acquirenti: nel primo semestre del 2021, infatti, il 28,9% delle compravendite è stato concluso da persone con un’età inferiore ai 35 anni.
Si tratta di una percentuale in costante incremento negli ultimi semestri, spinta anche dai bassi tassi sui mutui presenti sul mercato.
L’analisi dei flussi in uscita ha invece evidenziato, tra il 2019 e il 2021, un aumento della percentuale di coloro che hanno deciso di acquistare l’abitazione principale al di fuori della città di residenza.
Spazio ai giovani e alla sostenibilità. Tra le novità, c’è da tenere presente che il decreto Sostegni Bis ha esteso la priorità di accesso al Fondo di garanzia mutui prima casa a tutti i giovani sotto i 36 anni, a prescindere dal rapporto lavorativo.
Per queste categorie prioritarie il decreto ha rafforzato la garanzia offerta dal fondo, passando dal 50% all’80%, nel caso in cui questi soggetti abbiano un Isee inferiore a 40 mila euro.
Diversi istituti stanno quindi lanciando prodotti dedicati ai giovani. Per esempio c’è il mutuo prima casa di BPER per i giovani under 36, che possono acquistare un’abitazione sfruttando le agevolazioni del decreto: chi rientra in questa fascia di età e possiede gli altri requisiti ha la possibilità di accedere al fondo e ottenere un mutuo fino al 100% del valore dell’immobile.
Si può richiedere un importo massimo di 250 mila euro per mutui prima casa da 5 a 30 anni.
Oppure c’è il mutuo prima casa di Intesa Sanpaolo, anche questo indirizzato ai giovani sotto i 36 anni, con cui si può finanziare il 100% del valore della casa, con un piano di rientro che può durare fino a 40 anni (solo con tasso fisso).
Inoltre con il Piano Base Light, la rata mensile del periodo iniziale ha un importo contenuto perché è di soli interessi, così da non pesare troppo sulle finanze.
Un altro fronte su cui il mercato sta cominciando a muoversi è quello della sostenibilità, con proposte a condizioni agevolate (come, per esempio, una riduzione dei tassi di interesse applicati), pensate per chi vuole comprare un immobile ad alta efficienza energetica o effettuare interventi che consentono un miglioramento delle prestazioni da questo punto di vista.
Per esempio, Banco BPM offre la possibilità di attivare per tutta la durata del mutuo il «fattore green» per ottenere uno sconto sul tasso effettuando in qualsiasi momento degli interventi di riqualificazione energetica sull’immobile.
Per beneficiare dello sconto sul tasso di interesse ci sono due opzioni: ridurre i consumi di almeno il 30% o aumentare di due classi la valutazione energetica dell’abitazione.
Oppure c’è il Mutuo UniCredit Sostenibilità Energetica, un’offerta a condizioni dedicate per i clienti che utilizzano il finanziamento per l’acquisto di un immobile in classe energetica B o superiore o per la ristrutturazione del proprio immobile finalizzata alla riqualificazione energetica.
Fonte: