Il riassicuratore globale Munich Re ha registrato un miglioramento dell’utile sia nel terzo trimestre sia nei primi nove mesi dell’anno, rispettivamente a 366 milioni e 2,1 miliardi di euro, nonostante il peggioramento del combined ratio, per via degli elevati costi lasciati sul campo dalle catastrofi naturali.
Il risultato operativo è sceso a 204 milioni di euro nel terzo trimestre rispetto ai 353 milioni di un anno fa, mentre i premi lordi emessi sono aumentati del 9,4% a 15,5 miliardi di euro. Per quanto riguarda invece i primi nove mesi del 2021 Munich Re ha registrato una crescita dei premi dell’8,3% raggiungendo quota 44,7 miliardi di euro.
Il riassicuratore tedesco ha ottenuto un risultato positivo nonostante le elevate perdite catastrofali del terzo trimestre. L’evento più costoso si è rivelato l’uragano Ida con oneri di circa 1,2 miliardi di euro, mentre la tempesta Bernd ha lasciato un’eredità di 600 milioni di euro, di cui 100 milioni di euro attribuibili alla controllata assicurativa Ergo. Eventi naturali che hanno causato il lieve peggioramento del combined ratio passato dal 112,2 per cento del terzo trimestre dello scorso anno all’attuale 112,8 per cento.
Oltre agli eventi meteorologici, la performance 2021 di Munich Re ha subito anche i riflessi della pandemia. In totale, le perdite legate alla pandemia sono state pari a 680 milioni di euro nel business riassicurativo per i primi nove mesi del 2021, di cui circa 470 milioni attribuibili a L&H e circa 120 milioni alla riassicurazione danni.
Per l’intero anno 2021, nell’ambito della riassicurazione, Munich Re prevede ora perdite da Covid-19 di circa 800 milioni di euro rispetto alla precedente stima di 700 milioni di euro. Questo dato è suddiviso in 600 milioni di riassicurazione L&H e 200 milioni di riassicurazione Danni.