NEI 9 MESI LA CRESCITA È STATA DEL 74%. PROFITTI OPERATIV I +10%. SOLVENCY RATIO A 233%
di Francesca Chiarano
Generali Assicurazioni ha registrato nei primi nove mesi dell’anno un utile netto di 2,25 miliardi di euro, in crescita del 74% dagli 1,297 miliardi dell’analogo periodo del 2020, battendo il consensus degli analisti di 2,13 miliardi. Come riporta MF-Dowjones i premi lordi del gruppo ammontano a 54,899 miliardi, evidenziando un aumento del 6,4%, sostenuto dallo sviluppo di entrambi i segmenti, Vita e Danni. La raccolta netta Vita cresce a 9,5 miliardi (+3%), interamente per effetto dell’andamento delle linee unit-linked e puro rischio e malattia. Le riserve tecniche Vita sono pari a 397,5 miliardi (+3,3% rispetto al 31 dicembre 2020; +4,5% escludendo l’effetto del deconsolidamento di un fondo pensione nei paesi dell’Europa centro-orientale). I premi lordi del segmento Danni ammontano a 17,509 miliardi (+6,2%), sostenuti dall’andamento di entrambe le linee di business che registrano una crescita diffusa in quasi tutte le principali aree di operativita’ del gruppo. Il risultato operativo del gruppo si attesta a 4,425 miliardi (+10%), beneficiando dello sviluppo positivo dei segmenti Vita, Asset Management e Holding e altre attivita’. Resiliente il contributo del segmento Danni, nonostante la maggiore incidenza dei sinistri catastrofali.
Si conferma eccellente la profittabilita’ tecnica del segmento Vita con il New Business Margin a 4,76% (da 4,1%). Il combined ratio si attesta a 91,3%.
Il risultato operativo del segmento Asset Management aumenta a 451 milioni (+32%), spinto principalmente dalla crescita dei ricavi operativi, anche grazie all’aumento complessivo delle masse in gestione. Continua la crescita del risultato operativo del segmento holding e altre attivita’, grazie ai risultati di Banca Generali e al contributo significativo del private equity. Gli Asset Under Management complessivi del gruppo sono pari a 682,1 miliardi (+4,2% rispetto a fine 2020).
Il Solvency Ratio si conferma estremamente solido a 233% (224% a fine 2020). «I risultati ai nove mesi confermano l’ottima redditività del gruppo, l’eccellenza tecnica, l’andamento profittevole di tutte le linee di business con il Solvency Ratio ai vertici del settore”. Cosi’ il cfo di Generali, Cristiano Borean, ha commentato i risultati dei primi nove mesi del gruppo, sottolineando che «continua la crescita della raccolta netta Vita, interamente concentrata nelle linee unit-linked e puro rischio, mentre il segmento Danni si conferma resiliente nonostante l’aumento della sinistralità catastrofale. Prosegue la crescita del risultato dell’Asset Management, anche grazie alla strategia multi-boutique. Questi risultati, pienamente in linea per completare con successo il piano strategico “Generali 2021”, rappresentano una solida base per il nuovo piano triennale che presenteremo al mercato il 15 dicembre».
«Ci restano a disposizione circa 1 miliardo di euro di cassa a disposizione per le attivita’ di capital redeployment» e per possibili opportunità di m&a, ha poi detto Borean durante la conference call, ribadendo che «per noi il m&a è un mezzo per diversificare ulteriormente le nostre fonti di utile e accelerare l’esecuzione della strategia, però non sono un obbligo, è solo un modo per creare valore per gli azionisti. Quindi noi continuiamo a valutare qualsiasi operazione sia possibile e coerente con la disciplina finanziaria, strategica e culturale del nostro gruppo».
Il Cfo ha poi aggiunto che «stiamo lavorando per la stesura del nuovo piano, che verrà presentato il 15 dicembre, e vi confermo che siamo in linea per quel che riguarda gli obiettivi del 2021, che sono la base per costruire il nuovo piano», glissando pero’ sulla domanda se un piano di buyback possa essere un’opzione qualora non si presentino occasioni per acquisizioni. Nè ha aggiunto altro sulle strategie di ridistribuzione del capitale. (riproduzione riservata)
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