Per la messa in sicurezza del territorio italiano ci vogliono più di 26 miliardi di euro, secondo una prima valutazione in base alle richieste arrivate al ReNDiS, il Repertorio nazionale degli interventi per la difesa del suolo, che sono la base del rapporto “ReNDiS” lanciato dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra).
Il report sottolinea come il ministero dell’Ambiente abbia speso 7 miliardi di euro negli ultimi 20 anni per far fronte al dissesto idrogeologico del nostro Paese. Oltre 6mila i progetti finanziati, per la maggior parte riguardanti alluvioni (48%) e frane (35%).
Sulla base delle richieste caricate sulla piattaforma ReNDIS, l’Ispra stima in oltre 26 miliardi di euro la somma necessaria per la messa in sicurezza del territorio del nostro Paese.
La piattaforma nazionale ReNDIS utilizzata per monitorare tutti gli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico finanziati, dal 1999 ad oggi, si compone di due sezioni: la prima, “monitoraggio” è dedicata agli interventi già finanziati; la seconda, “istruttorie”, incentrata sugli interventi non ancora in programmazione e di cui è stato richiesto il finanziamento.
Secondo i dati della sezione monitoraggio, la Sicilia è la Regione con il maggior importo finanziato (789 milioni di euro per 542 interventi), seguita dalla Toscana (602 milioni di euro per 602 interventi), dalla Lombardia (598 milioni di euro per 544 interventi) e dalla Calabria (453 milioni di euro per 528 interventi).
Interessante il dato sui tempi di attuazione. Dai dati emerge una durata media di quasi 5 anni, ma con una ampia variabilità e un 10% di casi considerati “critici” dal momento che si protraggono per oltre i 10 anni. E andando a guardare ancora più a fondo, il dato presenta variazioni su base regionale anche se non si riscontrano significative differenze tra nord, centro e sud. Quello che è evidente è invece una lieve crescita lineare dei tempi medi con l’aumentare dell’importo dell’opera.
Per quanto riguarda invece le richieste di finanziamento, contenute nell’area “istruttorie”, sono oltre 7.800 le proposte progettuali caricate e ad oggi attive nel ReNDiS, per un importo complessivo che supera 26 miliardi. Ispra sostiene che questo dato rappresenti una stima del fabbisogno teorico per la messa in sicurezza dell’intero territorio nazionale, da attuarsi attraverso piani pluriennali di finanziamento.
Più nel dettaglio, la Regione con il maggior numero di richieste attive è la Campania (1.192 progetti, per quasi 5,6 mld), seguita da Calabria (872 progetti per 1,7 mld), Abruzzo (764 per 1,6 mld) e Sicilia (748 per 2,2 mld). Anche se con numeri inferiori, si evidenziano per importi superiori ai 2 mld anche la Puglia (481 per 2,4 mld) e il Veneto (243 per 2,3 mld).