L’ANIA ha elaborato i dati relativi al monitoraggio degli investimenti effettuati dal settore assicurativo al fine di osservare e valutare gli eventuali effetti delle plusvalenze e minusvalenze latenti sul portafoglio complessivo.

L’indagine rileva essenzialmente le varie forme di investimento per le sole polizze di Classe C (si escludono quindi gli investimenti relativi alle polizze linked e ai fondi pensione, cosiddette di classe D). I dati sono valutati secondo i principi contabili nazionali. I risultati riportati sono stati stimati sulla base di un campione rappresentativo di circa il 90% del settore (in termini di investimenti) e si riferiscono alla totalità del mercato. Alla fine del mese di settembre 2019, il valore corrente dello stock di investimenti per la Classe C, sfiorava i 740 miliardi. Di questi, quasi l’87% (circa 644 miliardi) è relativo al settore Vita mentre solo il restante 13% è relativo al settore Danni (93 miliardi). Considerando entrambi i settori, il 54% è stato impiegato in investimenti di natura durevole mentre il restante 46% in investimenti non durevoli.

Nel complesso il saldo tra plusvalenze e minusvalenze latenti a fine settembre 2019 è stato positivo e pari a 86 miliardi: quasi 78 miliardi erano riferibili al comparto Vita e oltre 8 miliardi a quello Danni; circa il 74% dell’entità del saldo (per 63,1 miliardi) derivava dai titoli di Stato (per la quasi totalità allocabile nel comparto Vita), l’8,5% (oltre 7 miliardi) derivava da investimenti in azioni e un ulteriore 13% da obbligazioni.

Il grafico precedente evidenzia come il saldo tra le plusvalenze e le minusvalenze latenti di settembre 2019 sia in netto miglioramento rispetto al saldo registrato a fine giugno 2018 (+30 miliardi) ma, soprattutto, rispetto a dicembre 2018 (+64 miliardi), riflettendo, ovviamente, la diminuzione del valore del rendimento del BTP decennale italiano, sceso dal 2,7% a fine dicembre 2018 al 2,1% a fine giugno 2018 e, infine, a 0,8% a fine settembre 2019. Un contributo importante è derivato dal calo dello spread BTP-Bund passato, nello stesso periodo, da 253 a 139 punti base.

Sempre in riferimento ai soli titoli di Stato, i dati evidenziano un trend nel saldo delle plus e minusvalenze latenti analogo a quello del totale investimenti: a fine settembre 2019 il saldo era positivo per circa 63 miliardi, valore quasi raddoppiato rispetto a quello che si registrava a fine giugno 2019 (quando era pari a 36,1 miliardi).

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