Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
- Unicredit dice addio a Parnasi
La società presieduta da Edward Hughes e guidata dal managing director Martin Nemecek che ha rating Baa2 (Moody’s) e BBB (S&P’s) è pronta a chiudere l’acquisizione mettendo sul piatto non solo il mezzo miliardo necessario per rilevare il credito vantato nei confronti di Parnasi da Unicredit, ma anche a rilevare il 100% delle società Capital Dev, Parsitalia ed Euronova e avviare, poi, un processo di ristrutturazione interna, oltre che a sostenere il business plan relativo allo sviluppo immobiliare dei progetti in pancia ai veicoli dell’ormai ex immobiliarista capitolino.
Fitch conferma il watch positivo sul rating CCC di Carige in attesa dell’aumento di capitale da 700 milioni di euro, parte cruciale del piano di salvataggio dell’istituto genovese.
«Il rating watch positivo riflette il parere di Fitch secondo cui un’efficace implementazione del piano di salvataggio consentirà alla banca di evitare una risoluzione o la liquidazione, di rafforzare in modo significativo il suo profilo di credito e, in ultima analisi, di ridurre il rischio di perdite imposte ai creditori senior», dice l’agenzia di rating.
Ma il piano industriale che guarda al 2021 e che è stato presentato da Cimbri a maggio punta anche sul welfare e la chiave di volta è la spinta sulle agenzie.
Una missione che calza alla perfezione a Gigliotti che, oltre a restare responsabile della direzione tecnica Danni di Unipol- Sai, con una profonda conoscenza del gruppo e delle reti distributive, è oggi anche al timone di UniSalute, la società del gruppo Unipol specializzata in polizze sanitarie, con oltre 8 milioni di assistiti.
Vittoria assicurazioni può contare su una base di soci stabili e avanza in un percorso stand alone orientato alla crescita in Italia: è quanto emerso a margine della presentazione di Vittoria hub, primo incubatore insurtech basato sull’open innovation.
All’orizzonte ci sono due opportunità: la chiusura di due accordi di bancassurance nel ramo danni e, appunto, la scommessa sull’innovazione.
- Raccomandate, Poste replica all’Antitrust
In merito all’istruttoria avviata dall’Agcm, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, per «presunta violazione del Codice del consumo», Poste ha precisato «con fermezza che le proprie condotte commerciali sono improntate a principi di correttezza e trasparenza per la piena tutela dei clienti e si riserva di dimostrarlo nel corso dell’istruttoria».
Nel 2019 si doveva tornare alle regole originarie risalenti al 2001, non solo più favorevoli ai pensionati, ma che vedono anche applicare la rivalutazione con regole più vantaggiose.
Con l’incremento dello 0,4%, l’importo del trattamento minimo sale da 513,01 a 515,07 euro al mese. In seguito all’aggiornamento, sale anche l’assegno sociale, la rendita assistenziale corrisposta agli ultrasessantacinquenni privi di altri redditi, introdotta dalla riforma Dini del 1995 in sostituzione della «vecchia» pensione sociale: passa da 457,99 a 459,83 euro al mese.
- Le start-up debuttano in banca
È ai nastri di partenza la prima iniziativa di Officina Mps, il laboratorio permanente realizzato dal Montepaschi, in collaborazione con Accenture, dedicato alle start-up innovative. Il tema su cui queste ultime possono cimentarsi, a partire da oggi, è quello dell’open banking.
- La verità su Quota 100 Distrugge nuovi lavori invece di crearli
Il ministro della Funzione Pubblica, Fabiana Dadone, ha dovuto in questi giorni riconoscere che non c’è stato alcun turnover legato a Quota 100 nella pubblica amministrazione: zero titoli, nessuna sostituzione. Tant’è che, per far fronte alle carenze di personale causate da Quota 100, soprattutto negli ospedali e nelle altre strutture sanitarie, ha annunciato che sbloccherà le graduatorie del 2011, 2012, 2013 e 2014, che avrebbero dovuto scadere secondo la Legge di Bilancio per il 2019. In altre parole, non si assumeranno neolaureati, ma persone che hanno per forza di cose 30 anni o più.
- Vittoria lancia l’hub e guarda al mondo della bancassurance
L’ad Caldarelli, prudente sugli accordi con i big, punta a crescere. In Italia Vittoria Assicurazioni guarda verso il mondo della bancassicurazione e non esclude accordi.
«Adesso privilegiamo la nostra distribuzione tradizionale diffusa sul territorio», ha spiegato Cesare Caldarelli, amministratore delegato della compagnia, nel corso della presentazione di “Vittoria Hub”, il primo Incubatore insurtech in Italia basato sull’Open Innovation –.
Vittoria ha un paio di accordi di distribuzione nel ramo Vita con banche locali di credito cooperativo e ne sta perfezionando altri nel ramo danni».