di Anna Messia
Dopo mesi di guerre miliardarie è scoppiata la pace tra la Cassa di risparmio di Genova e il fondo d’investimento americano Apollo. Un contenzioso che aveva portato a richieste di risarcimenti monstre da entrambe le parti. In particolare la banca chiedeva danni per 1,25 miliardi mentre dall’altra il fondo, con la partecipata assicurativa Amissima, rispondeva con una richiesta di oltre 500 milioni di risarcimento. Già a dicembre Carige aveva perso la causa di risarcimento danni per oltre 1,2 miliardi contro le società del Fondo Apollo e della holding Amissima, oltre che contro l’ex presidente dell’istituto di credito, Cesare Castelbarco Albani, e l’ex ad, Piero Luigi Montani, vedendosi condannata, invece, a rifondere spese processuali per oltre 1 milione. Ma era solo un giudizio di primo grado e alla fine le parti, con i commissari (Pietro Modiano, Fabio Innocenzi e Raffaele Lener) ad agire per conto di Carige, hanno preferito optare per un accordo transattivo senza contropartite economiche. Il frutto dell’accordo è stato il rinnovo a lungo temine della partnership bancassicurativa che prevede la distribuzione in esclusiva delle polizze di Amissima negli sportelli della cassa di Genova. Gli obiettivi di raccolta sono stati resi più raggiungibili. La transazione ha anche consentito di allentare i legami tra la banca e il fondo perché è stato estinto il prestito concesso da Carige ad Amissima holding a garanzia delle riserve danni, che comportava anche il pegno sulle azioni delle due compagnie. In questo modo il fondo potrà disporre liberamente delle compagnia (una danni e l’altra vita) anche se per ora Apollo sembra intenzionato a tenere fermo e a far crescere il suo investimento assicurativo. (riproduzione riservata)
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