IL FATTO
Autore: Fabrizio Mauceri
ASSINEWS 313 – novembre 2019
Premessa
Ogni qualvolta ci accingiamo a trattare una polizza per conto dell’assicurato dobbiamo fare tutte le considerazioni possibili per valutare il rischio di cui egli è portatore. Se prendiamo sotto gamba questo aspetto e questo punto di vista finiamo per vendere una copertura assicurativa piena di falle e di buchi. La polizza furto non sfugge ovviamente a quest’approccio. Essendo un tipo di copertura molto semplice e basica, molto spesso viene fatta un’analisi molto superficiale e si finisce per fare degli errori davvero banali.
Il fatto
Un intermediario riesce ad acquisire una grossa società che ha un’attività commerciale all’ingrosso di pesce e crostacei. L’azienda è dimensionata e possiede diversi magazzini frigo lungo la costa adriatica. Il magazzino frigo principale si trova lungo la statale adriatica e la polizza in corso lo assicura per i seguenti capitali:
• Fabbricato € 10.000.000,00 • Macchinari € 5.000.000,00
• Merci € 5.000.000,00 • Ricorso terzi € 1.000.000,00 • Spese demolizione e sgombero € 500.000,00
• Mancato freddo a PRA € 500.000,00
• Furto € 50.000,00
Il nostro intermediario, come da prassi, punta allo sconto del premio rispetto alla polizza in corso, ritocca qua e là la copertura aggiungendo qualche clausola e fa sottoscrivere il nuovo contratto al cliente.
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