RAMI DANNI
Cambiano gli equilibri. Infortuni in frenata, Malattia in grande crescita. Cambia il rapporto per le redditività. Boom degli sportelli bancari
Autore: F. Panzeri
ASSINEWS 313 – novembre 2019
Come abbiamo sottolineato nelle nostre analisi sull’andamento del mercato assicurativo italiano nel 2018, il settore danni ha avuto esiti brillanti sia in termini di crescita che di risultati di bilancio. Questa positività si è palesata soprattutto nei rami diversi dall’Auto, che hanno contribuito per il 70% circa agli utili complessivi. Ci sembra interessante porre sotto la lente di ingrandimento i dati di bilancio dei rami danni più rilevanti per quanto riguarda la raccolta premi. Cominceremo il nostro esame dai rami infortuni e malattie, la cui incidenza sul complesso dei rami danni “non auto” si avvicina al 40% circa. Le nostre analisi hanno preso in esame i premi raccolti dalle imprese italiane ed extra-UE poiché, come è noto, le imprese UE depositano i bilanci nei rispettivi paesi di origine nei quali viene esercitata l’attività di controllo.
Nel 2018 i premi contabilizzati nei rami danni diversi dal settore auto (escludendo quindi RC Auto, RC Natanti e Corpi veicoli terrestri) sono aumentati del 3,5% rispetto all’anno precedente. Il combined ratio complessivo del bilancio 2018 è migliorato rispetto al 2017 raggiungendo l’84,6%. Questo miglioramento è stato determinato dall’aumento della raccolta premi più marcato della crescita registrata dall’onere per i sinistri.
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