di Anna Messia
Gli agenti Generali sono pronti a investire una parte della loro pensione sul titolo del Leone alato con l’intenzione, in prospettiva, di potere arrivare ad avere voce nella gestione della compagnia, non solo come rete distributiva ma pure come piccoli azionisti. Si tratta in particolare degli agenti ex Ina-Assitalia rappresentati da Anagina che nel fine settimana, riuniti in assemblea, hanno confermato per acclamazione alla presidenza Davide Nicolao per un altro mandato di quattro anni. Nel gruppo assicurativo di Triste ci sono anche altre rappresenta di agenti: il Gagi (Generali Italia), gli ex Toro (Gaat) e gli ex del Lloyd Italico. «Gli agenti Ina hanno storicamente avuto il loro presidente nel consiglio di amministrazione prima che la compagnia, nel 2000, entrasse a fare parte del gruppo Generali», ricorda Nicolao. «Sommando l’investimento della Cassa di previdenza dell’Anagina e le quote azionarie dei singoli agenti Ina Assitalia potremmo arrivare a detenere circa lo 0,2% della compagnia» e a quel punto si potrebbe «aprire un dialogo con la compagnia per verificare la possibilità di avere una forma di rappresentanza». Intanto Nicolao sta seguendo molto da vicino riassetto in atto in questi giorni sull’asse Mediobanca-Generali dopo l’uscita di Unicredit da piazzetta Cuccia (che controlla il 13% del Leone) e la crescita di Leonardo Del Vecchio nella banca a ridosso del 10%, con possibili ricadute anche sulla compagnia. «Il rapporto con i vertici della società è di totale collaborazione», dice. Proprio mentre i colleghi del Ga-gi hanno proclamato uno sciopero per lunedì 18, mettendo al centro problemi di disservizi del sistema informatico e relazioni industriali che si sono fatte più complicate. «Quella dello sciopero non è la nostra linea. I disservizi ci sono stati, è vero, ma la compagnia si è impegnata a risolverli», dice aggiungendo soddisfazione per il nuovo contratto unico agenziale, firmato a luglio, che ha riunito
in un unico documento i contratti dei diversi gruppi agenti di Generali. «Il nuovo contratto valorizza la figura dell’agente imprenditore che caratterizza noi ex Ina Assitalia che abbiamo una media di 30 collaboratori per singola agenzia». Tornando all’acquisto delle azioni Generali, la cassa di previdenza Anagina ha oggi una disponibilità di 136 milioni, di cui 20-25 saranno utilizzati per comprare azioni Generali, oggi all’incirca lo 0,1% della compagnia, vista la capitalizzazione totale di circa 30 miliardi. «Una cifra destinata a raddoppiare nel giro di tre anni, con i nuovi afflussi della Cassa di previdenza e con l’apporto delle quote dei colleghi ed eventualmente anche raccogliendo la voce dei nostri clienti. Azionisti di minoranza ma pronti a dire la nostra», conclude Nicolao. (riproduzione riservata)
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