Le acquisizioni sono una priorità per il group ceo di Generali, Philippe Donnet, e in questi giorni, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, si starebbe scaldando uno tra i dossier più interessanti che il gruppo assicurativo ha sul tavolo già da qualche mese. Si tratta della trattativa con l’americana Metlife. In ballo c’è la cessione delle attività della compagnia assicurativa Usa nell’Europa dell’Est e da Trieste avrebbero deciso di studiare più approfonditamente il fascicolo (che era già stato aperto a maggio) per presentare un’offerta probabilmente prima di fine anno, come riportato anche dall’agenzia Bloomberg. Si tratta in particolare delle attività in Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria e Romania, il cui valore che si aggirerebbe sui 3 miliardi di euro. L’operazione rientrerebbe appieno nelle direttive del piano industriale presentato da Donnet un anno fa, che punta a raggiungere posizioni di leader di mercato nei Paesi in cui il Leone è già presente e che considera cruciale il rafforzamento nell’Est Europa. Ma Metlife non sarebbe l’unica occasione per crescere in quei mercati. Da un po’ di tempo il Leone starebbe guardando anche le compagnie controllate della francese Axa in Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia. Imprese che complessivamente raccolgono meno premi rispetto a quelle messe in vendita da Metlife, pari a circa 800 milioni nei rami danni. Bisognerà quindi capire quali tra i due asset sarà considerato più strategico per la creazione di sinergie con le attività che Generali ha già oggi nell’area. Ovviamente un ruolo determinante avrà anche il prezzo di vendita, che potrà salire in funzione del numero dei concorrenti. Nel caso degli asset di Axa la compagnia di
Trieste sarebbe per esempio in gara con Allianz e con il leader polacco delle assicurazioni Pzu. Va detto che a Generali la liquidità non manca. Il piano industriale prevede infatti più di 3 miliardi di risorse da destinare a operazioni di fusione e acquisizione dopo i 600 milioni spesi in Portogallo per comprare Seguradoras Unidas e la società di servizi AdvanceCare. Da considerare c’è probabilmente anche la visione e la prospettiva dell’operazione che sarà presentata dal management della compagnia e l’esito potrebbe non essere scontato. C’è infatti da considerare che in questi mesi già un’altra occasione di acquisto che sembrava interessante è poi stata accantonata. Si tratta dell’operazione con il Bbva, con la banca spagnola che prima dell’estate aveva avviato la ricerca del partner bancassicurativo. Generali aveva deciso di partecipare alla competizione per poi sfilarsi quando dopo mesi di discussioni. Una delibera che è stata presa dal cda di Generali a fine settembre. L’alleanza con il Bbva avrebbe richiesto un impegno superiore al miliardo di euro, probabilmente più vicino 1,5 miliardi. Una somma a disposizione della compagnia, che in più occasioni aveva appunto sottolineato di poter contare su una potenza di fuoco tra 3 e 4 miliardi per favorire operazioni straordinarie funzionali alla crescita. Ma evidentemente la cifra chiesta dal Bbva è stata considerata eccessiva e soprattutto l’operazione, che avrebbe consentito a Generali di crescere in Spagna e Sudamerica, non è stata considerata strategica. Ora il focus del Leone sembra puntato sull’Est Europa e le compagnie di Metlife potrebbero essere l’occasione giusta per consentire quel balzo in avanti promesso da Donnet al mercato. (riproduzione riservata)

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