di Daniele Cirioli
Aumentano (di poco) gli indennizzi per il danno biologico. Per gli eventi avvenuti dal 1° luglio, infatti, gli importi delle prestazioni (sia sotto forma di capitale e sia di rendita) sono rivalutati dell’1,1%. Lo stabilisce il dm n. 147/2019, apparso ieri nella sezione pubblicità legale del sito internet del ministero del lavoro.
La rivalutazione interessa la prestazione erogata dall’Inail, tecnicamente chiamata indennizzo, che può essere in forma di capitale (una tantum) o in forma di rendita (somma periodica), in base al grado di menomazione dell’integrità psicofisica del lavoratore (cioè il danno biologico) che va a ristorare. La misura dell’indennizzo è prefissata da una specifica «Tabella indennizzo danno biologico», interessata dall’operazione di rivalutazione, che prevede la liquidazione: a) di una somma in capitale, in caso di infortuni o malattie professionali con invalidità pari o superiore al 6% e inferiore al 16%; b) di una rendita in caso di infortuni o malattie professionali con invalidità non inferiore al 16%. Per quindici anni, fino al 2015 (il danno biologia è risarcito a partire dal mese di luglio 2000), gli importi dell’indennizzo non sono stati soggetti ad alcuna rivalutazione. Nel 2009, però, c’è stato un aumento straordinario pari all’8,68% e così pure nel 2014, con un ulteriore aumento straordinario del 7,57%. La legge di Stabilità 2016, infine, ha previsto il meccanismo automatico e annuale di rivalutazione, decorrente dal 1° luglio, in base al tasso Istat. Per i primi due anni (2016 e 2017), tuttavia, la rivalutazione non c’è stata a causa di variazioni negative dell’Istat. Per l’anno 2018, invece, l’Istat ha registrato un tasso di variazione (2016/2017) positivo e pari all’1,1%, per cui c’è stato il debutto della rivalutazione del danno biologico. Per l’anno 2019 in corso l’operazione va in replica: l’Istat ha registrato un nuovo tasso di variazione (2017/2018) positivo e pari all’1,1% per cui, a partire dal 1° luglio 2019, l’indennizzo aumenta nuovamente.
L’aumento si applica agli importi della specifica «Tabella indennizzo danno biologico» maggiorati del 16,25%, corrispondente ai due aumenti straordinari degli anni passati (8,68% più 7,57%), nonché rivaluti dell’1,1% (dal 1° luglio 2018). Si ricorda che, per gli indennizzi in capitale (menomazioni tra il 6 e il 15%), c’è stata una revisione straordinaria, mediamente con aumenti di circa il 40% rispetto al passato ed è stata inoltre eliminata la differenza di sesso tra lavoratori, per gli eventi di infortuni verificatisi e di malattie professionali denunciate a partire da gennaio 2019. La rivalutazione riguarderà tutti i ratei di rendita maturati e gli indennizzi in capitale liquidati a decorrere dal 1° luglio 2019 e si applicherà esclusivamente agli importi erogati dall’Inail, cioè solamente agli importi relativi alla quota che ristora il danno biologico.
© Riproduzione riservata
Fonte: