È uno dei mercati in cui la compagnia è pronta a raggiungere la leadership
Negli ultimi anni sono serviti vari aumenti di capitale L’ultimo, da 15 milioni, chiuso a maggio. Ma ora segnali di recupero, grazie anche all’alleanza con Banco Bmg
di Anna Messia
Tra i Paesi sui quali Generali è pronta a investire risorse per crescere di più c’è il Brasile. Lo ha ribadito in più occasioni il group ceo, Philippe Donnet, sollevando il velo sulle strategie del nuovo piano industriale 2019-2021 che sarà presentato il 21 novembre a Milano. La compagnia è presente nel Paese da oltre 90 anni e la svolta pare ora vicina. Era il 1925 quando Generali , tra le prime assicurazioni estere a entrare nel Paese sudamericano, aprì un ufficio in Avenida Rio Branco, nel centro di Rio de Janeiro. Da allora Generali ha accresciuto la presenza in Brasile, senza però raggiungere mai la penetrazione e il successo ottenuto per esempio in Argentina, dove il Leone è leader da anni (è la terza compagnia vita del Paese).
In Brasile, dove i premi sono pari al corrispettivo a 125 milioni di euro, la fedeltà dimostrata da Generali non ha finora dato grandi soddisfazioni al Leone che negli ultimi anni ha dovuto affrontare, tra le altre cose, un’esplosione dei sinistri auto. Il problema riguarda l’intero mercato auto brasiliano ma di fatto anche per Generali c’è stato bisogno di continue ricapitalizzazioni: nel 2012 c’era stata di conseguenza un’iniezione di circa 11,5 milioni e l’anno successivo un’altra manovra da 37 milioni. Interventi che sono andati avanti negli anni e proseguiti ancora negli ultimi mesi: nell’assemblea straordinaria di dicembre 2016 gli azionisti in particolare avevano approvato l’aumento di capitale dell’importo di 70 milioni di real (16,4 mln di euro), e meno di un anno dopo c’è stato un nuovo aumento di 50 milioni di real (11,7 milioni di euro).
Nell’assemblea straordinaria di maggio, infine, è arrivato un altro intervento di 65 milioni di real (15,2 milioni di euro). Ma Generali continua a credere nel Paese, come ribadito di recente da Donnet. «Nonostante le turbolenze sistemiche e un prolungato periodo di crisi economica ed instabilità politica il Brasile può vantare un’emergente classe media che rappresenta un potenziale di sviluppo per il mercato assicurativo nei prossimi anni», si legge nei documenti di Generali . A fine 2016 tra l’altro è stata firmata una partnership con la Banca Bmg, una delle maggiori istituzioni finanziarie locali che sta lavorando alla sua quotazione sulla borsa del Brasile. Il contratto distributivo con Generali , partito a inizio 2017 con durata ventennale, prevede la vendita di assicurazioni negli uffici della banca, un mercato potenziale di 50 milioni di clienti. Sempre in Brasile Generali ha poi firmato una partnership con Tim per assicurare i device del gruppo telefonico. Altre partnership sono seguite nel 2018 (Tem, Lojas Americans, Univida). Oggi Generali Brasil assicura quasi 6 milioni di clienti contro i 140 mila di fine 2016. «La recente ricapitalizzazione è in linea con l’obiettivo di rafforzarci», hanno dichiarato dalla compagnia. A giugno i premi emessi da Generali Brasil Seguros erano cresciuti a 323,7 milioni di real (75 milioni di euro) rispetto ai 241,4 milioni di giugno 2017 (56,6 milioni di euro) e anche il risultato operativo era passato da un rosso di 54,2 milioni di real (12,7 milioni di euro) a risultato negativo di 18,4 milioni (4,3 milioni). Un miglioramento che non rappresenta ancora la svolta verso un guadagno di quote di mercato anche in Brasile. (riproduzione riservata)
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