Generali/ prende quota l’ipotesi di un nuovo mandato dell’attuale presidente. I soci dovranno cambiare lo statuto per le nuove normative Ivass. A questo punto è più probabile l’intervento per alzare il limite d’età per la prima carica della compagnia e consentire un rinnovo
di Anna Messia
Salgono le quotazioni per la riconferma di Gabriele Galateri di Genola alla presidenza di Generali Assicurazioni . Il fatto è che i soci della compagnia triestina, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, dovranno comunque mettere mano allo statuto di Generali per recepire le nuove normative Ivass. In ballo c’è in particolare il regolamento 38 emanato dall’istituto di controllo del settore. Generali dovrà per esempio rivedere il ruolo degli amministratori non esecutivi all’interno dei comitati. A questo punto, visto che il dossier statuto dovrà essere aperto, appare sempre più probabile che i soci decidano di mettere mano pure ad un altro articolo dello statuto. Si tratta del numero 29.1 che fissa il limite d’età per il presidente del gruppo a 70 anni. In aprile il consiglio di amministrazione di Assicurazioni Generali dovrà essere rinnovato e il presidente Galateri è vicino alla soglia dei 72 anni.
Per consentire al manager di continuare a ricoprire il suo incarico per un altro mandato c’è quindi bisogno di rivedere le regole e su questa soluzione si starebbero coalizzando le posizioni dei soci italiani (Caltagirone , Benetton, Dea Capital e Del Vecchio). Mediobanca , se il cda arrivasse a una proposta comune, sarebbe disponibile alla riconferma (compresa quella di Philippe Donnet) per motivi di stabilità della compagnia. Nelle scorse settimane si era parlato anche di un possibile passaggio di Galateri al vertice dell’Ania, l’associazione delle assicurazioni, dove però Maria Bianca Farina ha ottenuto un nuovo mandato. Scelta che aveva fatto immaginare una riconferma a catena dello stesso Galateri in Generali . Oggi intanto arriva il nuovo piano industriale di Generali 2019-2021 che il group ceo Donnet presenterà a Milano.
È il secondo appuntamento del manager con il mercato. La prima volta era stato a Londra, il 26 novembre 2016, quando confermò gli obiettivi del piano fissati dal predecessore Mario Greco (ora ceo di Zurich) che promettevano 5 miliardi di dividendi il quarto anno e un roe operativo medio superiore al 13%. In questi anni il gruppo si è mosso in linea con quegli obiettivi e ha anzi accelerato il taglio dei costi, le riorganizzazioni (come in Germania e Francia) e la dismissione di asset non più core, da cui ha incassato 1,5 miliardi di euro, più del miliardo previsto. Oggi è il giorno dei nuovi obiettivi e Donnet dovrà indicare la strada per recuperare terreno rispetto agli altri big europei delle polizze, Allianz , Axa e Zurich. (riproduzione riservata)
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