Le richieste di nuovi mutui e surroghe da parte delle famiglie italiane (vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online) in ottobre segnano un incremento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente pari a +5,7%. Lo rileva EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi a oltre 85 milioni di posizioni creditizie.
Il mese di ottobre si caratterizza positivamente anche per il consolidamento della crescita dell’importo medio richiesto, che si è attestato a 128.255 Euro (+2,6% rispetto al corrispondente mese del 2017).
Dall’inizio dell’anno in corso il numero maggiore di richieste (il 29,6% del totale, per la precisione) si concentra ancora nella fascia di importo compreso tra 100.001 e 150.000 Euro. Aggregando le classi di importo più contenuto emerge che quasi la metà delle richieste di mutuo non supera i 100.000 Euro, fornendo una conferma indiretta alla perdurante debolezza dei prezzi di compravendita degli immobili residenziali che consentono alle famiglie di contenere l’esposizione debitoria per finanziare l’acquisto della casa.
Per quanto riguarda invece la distribuzione dei mutui richiesti per classe di durata, si conferma la preferenza degli italiani per i piani di rimborso compresi tra i 16 e i 20 anni, che arrivano a spiegare il 26,1% del totale delle richieste, in crescita di +1,6 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2017. Complessivamente, oltre il 70% delle richieste prevede un piano di rimborso superiore ai 15 anni mentre quelle con durata inferiore ai 5 anni, dove tipicamente si concentrano i mutui di sostituzione, hanno un peso pari solamente allo 0,6% del totale, valore dimezzato rispetto alle rilevazioni del 2017 essendosi ormai stabilizzato il fenomeno delle richieste di surroghe.
In merito all’età del richiedente, infine, la fascia d’età compresa tra i 35 e i 44 anni rimane maggioritaria, con una quota pari al 34,5% del totale, seppur in leggero calo rispetto al 2017 (-0,6 punti percentuali).
Le altre classi di età non mostrano variazioni sostanziali ad eccezione di quella compresa tra i 25 e i 34 anni, che cresce di +0,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, arrivando ad una incidenza pari al 25,0% sul totale. Sebbene il peso delle fasce di popolazione più giovani stia progressivamente crescendo rispetto al recente passato, solamente il 27,4% delle richieste risulta presentato da persone con meno di 35 anni.
“Dopo un primo semestre dell’anno sostanzialmente piatto, nel mese di ottobre si conferma il trend di progressivo consolidamento della crescita delle richieste di nuovi mutui abbinato alla continua ripresa dell’importo medio, che si avvicina ai più alti valori registrati nel 2012 – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF. – Del resto anche i dati relativi alle compravendite residenziali hanno fatto registrare una dinamica positiva nel primo semestre dell’anno, con una previsione indirizzata al mantenimento di questa tendenza anche per l’immediato futuro”.
“In questo scenario è interessante sottolineare come si stiano anche diversificando i canali di richiesta, favoriti dalla disponibilità delle nuove tecnologie e modalità che facilitano e velocizzano sempre più i processi di accesso al credito e di confronto fra le offerte per scegliere quella maggiormente in linea con le proprie esigenze. In linea generale stanno crescendo in parallelo anche la consapevolezza e la cultura da parte delle famiglie italiane verso l’utilizzo del credito come strumento fondamentale per sostenere un investimento importante come quello per l’acquisto di un’abitazione” – conclude Capecchi.