È quanto si ricava dai dati Istat. Stato d’ebbrezza da 532 a 545 , per il rosso 165
Scatta un aumento biennale delle sanzioni del 2,4%
di Enrico Santi
Dal 1° gennaio 2019 scatterà un aumento biennale intorno al 2,4% degli importi delle sanzioni previste dal codice della strada. È quanto si può ricavare dal dato tendenziale degli ultimi mesi dell’indice Foi calcolato dall’Istat. Secondo quanto prevede l’art. 195, comma 3, del codice della strada, la misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all’intera variazione, accertata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nei due anni precedenti. Prendendo come riferimento tale indice, il ministro della giustizia, di concerto con i ministri dell’economia e delle finanze, e delle infrastrutture e dei trasporti, fisserà con decreto nella seconda metà di dicembre i nuovi limiti delle sanzioni amministrative pecuniarie, che si applicheranno dal 1° gennaio 2019. Attualmente, l’ultimo dato disponibile riferito a ottobre mostra un incremento pari al 2,4%. Per esemplificare, ecco come cambieranno gli importi delle sanzioni stradali se sarà confermata questa variazione percentuale. Il tradizionale divieto di sosta passerà da 41 a 42 euro. La sanzione per il conducente o passeggero senza cinture di sicurezza aumenterà da 81 a 83 euro, mentre quella prevista per chi guida usando lo smartphone senza auricolare o senza viva voce salirà da 161 a 165 euro. Salirà di 4 euro anche la sanzione prevista in caso di passaggio con il semaforo rosso, mancata precedenza o mancato rispetto dello stop in orario diurno (da 163 a 167 euro), nonché in caso di omessa revisione periodica (da 169 a 173 euro).
La mancanza di copertura assicurativa costerà 20 euro in più (passando da 849 a 869 euro). La sanzione per chi guida in stato di ebbrezza alcolica con tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l e non superiore a 0,8 g/l aumenterà da 532 a 545 euro. Per quanto riguarda l’eccesso di velocità, considerando, per esemplificare, la fascia dalle ore 7 alle ore 22, le sanzioni aumenteranno a 42 euro per velocità entro 10 km/h oltre il limite, a 173 euro tra 10 e 40 km/h oltre il limite, a 545 euro tra 40 e 60 km/h oltre il limite e a 849 euro con la velocità di 60 km/h oltre il limite. Nell’ambito del sistema della patente a punti l’omessa comunicazione, da parte del proprietario del veicolo, delle generalità del trasgressore entro sessanta giorni dalla notificazione del verbale costerà 293 euro (7 euro in più). Con il decreto interministeriale che sarà pubblicato nella seconda metà di dicembre si applicherà la consueta regola dell’arrotondamento all’unità di euro per eccesso se la frazione decimale sarà pari o superiore a 50 centesimi di euro oppure per difetto se sarà inferiore. L’arrotondamento va applicato alle sanzioni edittali, ma non agli importi che costituiscono il risultato di operazioni di divisione rispetto ai valori minimi o massimi previsti dal codice della strada, come, per esempio, le somme da iscrivere a ruolo o le somme richieste a titolo di cauzione.
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