La raccolta di premi assicurativi del portafoglio diretto italiano, pari nel 2016 a 134 miliardi di euro, proviene, come negli scorsi anni, in larga parte dalle province del Nord (60%) e del Centro Italia (20%).
La complessiva riduzione dei premi, del 9% rispetto al 2015, è dovuta al calo del settore vita (102 miliardi di euro), più forte nel Nord, nel Sud e nelle Isole e più contenuto nel Centro. Le province con l’indicatore premi pro capite superiore alla media nazionale (1.686 euro) sono tutte nel Centro-Nord, con i valori più elevati relativi a Trieste, Milano, Parma, Piacenza e Bologna; le 14 province sotto gli 800 euro pro capite sono localizzate nel Sud e nelle Isole.
La raccolta danni è pari a 32 miliardi di euro e resta sostanzialmente invariata rispetto
all’anno precedente, con tendenze territoriali differenziate: in aumento nel Nord (+2,5%) e in calo nel resto del paese. Le province con premi pro capite superiori alla media nazionale (527 euro) sono prevalentemente localizzate nel Centro-Nord con i valori più elevati a Milano, Genova e Vercelli; anche nel settore danni le province con premi pro capite più bassi, sotto i 300 euro, sono situate nel Sud e nelle Isole.
I premi pro capite nei rami r.c. auto e natanti presentano una maggiore uniformità tra province, effetto dell’obbligatorietà della copertura. La contrazione del -4,9% rispetto al 2015 si ripartisce diversamente tra le aree geografiche: nel Nord il calo è meno marcato (-2,9%) e più che compensato dalla crescita degli altri rami danni mentre nel resto del Paese la riduzione è più accentuata (-8,1% nel Sud, -6,9% nelle Isole e -5% nel Centro).
Ulteriori dettagli a livello provinciale sono disponibili nelle statistiche relative alla “Distribuzione regionale e provinciale dei premi lordi contabilizzati – Esercizio 2016” in allegato.
Fonte: IVASS