Generali Italia dà vita a Generali Welion, la nuova società di servizi che si occuperà
di welfare integrato.

Con questa operazione Generali Italia punta a consolidare la propria posizione su un business strategico ed in forte crescita, quale è il welfare integrato, che oggi conta su 1,8 milioni di clienti e nel 2016 circa 3 miliardi di premi tra previdenza complementare e salute (circa €500 mln).

Attraverso le potenzialità delle nuove tecnologie e lo sviluppo di partnership strategiche e collaborazioni con start up, Generali Welion offrirà soluzioni all’avanguardia nel mondo della salute individuale e del welfare aziendale.

La società sarà pienamente operativa dal 1° gennaio 2018 e si propone di:

  •  Gestire le prestazioni sanitarie incrementando i livelli di servizio per il cliente – consulenza, assistenza, rimborso – e i network sanitari supportando il rapporto tra pazienti e medici attraverso nuove tecnologie e piattaforme evolute
  • Offrire servizi di consulenza e gestione di welfare aziendale per le imprese anche attraverso piattaforme, sia proprietarie sia in partnership, di employee benefit per i dipendenti delle aziende
  • Creare nuovi servizi personalizzati anche “non assicurativi” (es: carte servizi, accesso al network, percorsi di cura etc.) per i 10 milioni di clienti in Italia.

“Innovare e semplificare sono le priorità strategiche per garantire i migliori servizi ai nostri clienti. Con Generali Welion, vogliamo evolvere nel settore della Salute e del welfare.
Investiremo fino a 50 milioni di euro nel prossimo triennio: ciò per migliorare la qualità e l’accessibilità dei servizi in questo settore importante per il cittadino, per i lavoratori e per la crescita delle imprese. Vogliamo consolidare la nostra leadership sul mercato: puntiamo ad aumentare, entro il 2021, del 25% i premi nel settore Salute e di 30 milioni di euro il
risultato tecnico”, ha detto Marco Sesana, Country Manager e Amministratore Delegato di
Generali Italia.

Generali Welion punta in particolare a innovare i servizi per:

  • garantire consapevolezza ed informazione del cliente sul tema Salute
  • supportare il cliente nella prevenzione e nella scelta di comportamenti salutari
  • rispondere alle esigenze di cura ed assistenza
  • facilitare l’accesso del cliente ai prestatori di servizio
  • per garantire una gestione semplice del Welfare aziendale nelle imprese

Le idee innovative e le soluzioni tecnologiche all’avanguardia verranno ricercate
anche attraverso la collaborazione con start up. La compagnia ha lanciato infatti Generali Health&Welfare Corporate Accelerator con H-FARM, con l’obiettivo di identificare startup da incubare per sviluppare nuovi servizi ed esplorare nuovi modelli di business, e una CallForGrowth con GrowItUp, che ha visto la selezione di 3 start up per lavorare con Generali Italia allo sviluppo di nuovi servizi e prodotti in ambito salute e welfare.

La nuova società – che risponderà al Country Manager e Amministratore Delegato di Generali Italia, Marco Sesana – sarà guidata dall’Amministratore Delegato Andrea Mencattini. La funzione di Operations & Customer Excellence sarà affidata a Ivano Bosisio. La società prevede l’assunzione di oltre 100 giovani entro il 2019.

Il welfare integrato, un mercato in forte crescita ma ancora largamente
inesplorato.
Il contesto del mercato italiano mostra crescite importanti nel settore del
Welfare integrato, spinto anche dai vantaggi fiscali previsti dalle ultime leggi
di Stabilità, ma ancora con bassi tassi di adesione.

Nell’ambito della Sanità, si stimano 7,5 milioni di iscritti a fondi sanitari pari
al 33,6% degli occupati. Dal 2015 al 2016 la raccolta premi del mercato
assicurativo Salute in Italia è cresciuta dell’8%.
In tema di Previdenza il numero degli iscritti è di 7,8 milioni pari al 34,2%
degli occupati. Per quanto concerne la Non Autosufficienza, circa 750
mila persone – ossia solo il 3,3% della popolazione occupata – sono coperti
da LTC (Long Term Care).

Sul fronte dei Flexible benefit nel biennio 2015/16 il 21% delle aziende ha
attivato iniziative di welfare. Dal rapporto Welfare Index Pmi 2017 è emerso
che il 18,3% delle PMI italiane è molto attivo nelle iniziative di welfare.