I recenti uragani hanno impattato negativamente sui risultati dei grandi assicuratori, come MetLife e Allstate, molto esposti verso il business delle assicurazioni auto e casa.
I risultati di MetLife hanno risentito dello spinoff di agosto di buona parte del business del ramo vita retail Usa in una nuova compagnia, chiamata Brighthouse Financial. Gli oneri di separazione si sono attestati a 1,1 miliardi di dollari, facendo chiudere alla compagnia il trimestre in rosso per 87 milioni, contro l’utile di 571 milioni dello scorso anno.
Gli utili operativi sono calati del 14% a 1,17 miliardi (1,09 dollari ad azione), battendo le aspettative degli analisti. I ricavi sono saliti del 9,2% a 12,61 miliardi. Gli utili operativi della divisione Usa sono calati dell’1% a 546 milioni. Il business della vendita di benefit agli impiegati ha visto utili a +30% e l’America Latina ha messo a segno il +23%.
MetLife ha anche detto che cederà il rimanente 19% di Brighthouse nel 2018, per poi restituire gli introiti agli azionisti. La quota è valutata oggi a 1,4 miliardi, che si aggiungeranno al buyback da 2 miliardi. Brighthouse ha chiuso il trimestre con una perdita netta di 943 milioni di dollari (7,87 dollari ad azione) a causa delle spese fiscali per la separazione. Su base operativa, spese escluse, gli utili sono stati di 397 milioni (3,31 dollari ad azioni).
Con i tre uragani e i due terremoti in Messico, le perdite assicurate si sono attestate tra 68 e 148 miliardi per l’intero settore assicurativo.
La trimestrale di Allstate ha incluso 861 milioni di dollari di questi costi, il 79% in più di un ano fa. Per MetLife, gli uragani Harvey e Irma sono stati i principali responsabili del -12% degli utili operativi della divisione danni a 51 milioni di dollari.
Tra le altre compagnie assicurative, Prudential ha chiuso il trimestre con l’utile netto in aumento da 1,83 a 2,24 miliardi di dollari, utile operativo a 1,32 miliardi (3,01 dollari per azione, dagli 1,19 miliardi di un anno fa).
L’utile operativo di Allstate è salito del 24% a 587 milioni (1,6 dollari ad azione), battendo le stime degli analisti. I ricavi sono saliti del 4,8% a 9,66 miliardi, con investimenti a +13% e premi su assicurazioni property-liability a +3,2%.