Internet of Things. Un termine orami di uso comune. Tanto che Cisco prevede che entro il 2020 saranno disponibili oltre 50 miliardi di dispositivi digitali ed elettronici interconnessi, in particolare nella cosiddetta “smart home”.
L’utilizzo di dispositivi e sistemi intelligenti connessi rende però più facile l’attacco informatico da parte di hacker e criminali della rete.
Le cause più comuni di vulnerabilità legate alle tecnologie informatiche riguardano generalmente una progettazione imperfetta dei prodotti, protocolli di comunicazione non protetti, controlli di sicurezza inadeguati, ad esempio nelle procedure di autenticazione, una limitata applicazione di aggiornamenti/patch software, un’implementazione e un utilizzo non corretti di dispositivi e applicazioni.
Secondo HP, infatti, il 70% dei dispositivi IoT più comuni è vulnerabile e il numero di attacchi è in crescita.