Alla fine del 2016 circa l’85% delle masse complessive investite in fondi comuni sono detenute dalla clientela retail, direttamente o tramite gestioni patrimoniali e polizze Unit Linked: si parla di 779 miliardi di euro su un totale di 944 miliardi. I restanti 165 miliardi sono invece detenuti da clienti istituzionali.
È il quadro che emerge dalla “Mappa della Distribuzione retail dei fondi comuni (Quaderno di Ricerca 3/2017)” pubblicata da Assogestioni e firmata da Alessandro Rota e Riccardo Morassut dell’ufficio studi dell’associazione.
L’analisi fornisce una rappresentazione quantitativa del processo di distribuzione dei prodotti di risparmio gestito presso la clientela retail, focalizzandosi sugli aspetti di maggior interesse per gestori e distributori (integrazione verticale, apertura reti, canali di collocamento, tipologia di clientela, articolazione regionale). Inoltre, in particolare, per quanto riguarda i dati di stock di fondi e gestioni di portafoglio essa mette in evidenza la prevalenza degli sportelli e delle filiali bancarie.
Infatti, se si osserva la distribuzione diretta dei fondi comuni e quella delle gestioni patrimoniali, a livello di canale il mondo delle banche pesa, rispettivamente, per il 70% e per l’80%, mentre le reti di consulenti finanziari pesano sul collocamento diretto dei fondi comuni per il 30% e sulle gestioni patrimoniali per il 20%.
In generale, il dato medio di apertura del sistema distributivo dei fondi comuni (incidenza dei fondi di terze parti sul totale) è attualmente al 34%. Tenendo conto della circostanza che i fondi propri hanno un portafoglio che in alcuni casi può risultare investito in fondi di terzi in misura anche importante, il dato medio di apertura del sistema distributivo sale dal 34% al 44%. Tra le reti di consulenti finanziari e i clienti private questo valore sale ulteriormente fino a superare il 60%.
Analizzando il target di clientela, quella mass affluent investe soprattutto in maniera diretta in fondi (71%) e meno in gestioni retail (30%), mentre il mondo private è più orientato alle gestioni patrimoniali (70%) e meno all’investimento diretto in fondi comuni (29%).
L’analisi presenta anche una sezione dedicata alle polizze Unit Linked. Per queste si registra a livello di canale distributivo un maggiore equilibrio tra reti di consulenti finanziari e banche: i primi incidono per il 46% della distribuzione totale. Sul fronte della clientela, invece, le polizze sono più vicine al mondo mass affluent: il 64% del collocamento è indirizzato a questa categoria, mentre il 36% guarda al mondo private.
Fonte: Assogestioni