Il risparmio pensionistico privato ha superato i 38mila miliardi di dollari nel mondo nel 2015.
E’ quanto emerge dallo studio Ocse Pension Markets in Focus. Di questa cifra, circa 37mila miliardi sono quelli dei Paesi Ocse.
La maggior parte (26mila miliardi, 68% del totale) è realizzato dai fondi pensione, seguiti dalle banche e dalle societa’ di investimento (7.700 miliardi, 20,2% del totale) e dalle compagnie assicurative (4.300 miliardi, 11,3%). Guardando ai singoli Paesi, la quota investita in rapporto al Pil varia da Paese a Paese: si va dal 205,9% della Danimarca allo 0,6% della Grecia con una media ponderata del 123,6%.
L’Italia resta in coda con un risparmio previdenziale privato di 122,5 miliardi di dollari (112,5 milioni di euro) e un rapporto sul Pil dell’8,7%, come la Francia e più della Germania (6,6%), ma meno della Spagna (14,3%), del Regno Unito (97,4%) o degli Stati Uniti (132,9%).
Per i rendimenti il 2015 è stato un anno di valori mediamente positivi per il risparmio previdenziale. In Italia il rendimento reale netto dei fondi pensione è stato dell’1,7%, sotto la media Ocse del 2,1% (nel 2014, i dati erano stati rispettivamente del 5,7% e del 6,8%). I valori riflettono anche una strategia di investimento diversa con una quota più bassa detenuta in azioni (19,5% in Italia rispetto al 44,2% degli Usa o al 20,2% del Regno Unito) e una più forte componente obbligazionaria (49,7% contro il 34,4% del Regno Unito e il 37% degli Usa).