Il peso sul risultato operativo di gruppo delle attività sui mercati non attrattivi da cui Generali punta ad uscire è di circa l’1%.
La quota sui premi lordi è di circa il 5% e sul Roe aggregato di meno del 5%.
I mercati indicati come già rilevanti e ancora interessanti sono 6-9 e Generali punta a rafforzarli e consolidarli, mentre 16-19 sono interessanti, ma non ancora con le dimensioni auspicate e quindi su tali mercati la compagnia punta a una crescita disciplinata.
Infine, 13-15 mercati vengono considerati “non attrattivi” e dunque la società punta alla razionalizzazione.
I 13-15 mercati “non attrattivi” da cui Generali Ass. uscirà sono “un mix di mercati maturi ed emergenti”, ha detto Frederic de Courtois, Ceo Global Business Lines & International, nel corso dell’Investor Day del gruppo.
Quanto ai 6-9 mercati per cui Generali punta al consolidamento e al rafforzamento, si tratta dei “grandi mercati europei”, mentre i 16-18 mercati in cui il gruppo punta a una crescita disciplinata sono “Asia, America Latina e Europa centro-orientale”.
Philippe Donnet ha parlato nel corso della conferenza stampa anche di possibili acquisizioni. “Saremo opportunistici nel guardare all’M&A. La società ideale è una medio-piccola che riusciamo a integrare con altre società in un Paese dove siamo già presenti”.
“Una societa’ piccola nel ramo Danni ci interessa più di una grande che operi sia nel Vita che nel Danni”, ha aggiunto il top manager.
In generale, ha precisato il Ceo, sull’eventuale M&A “non c’è fretta, pressione. Abbiamo tempo per scegliere le opportunità giuste”.