Unipol ha chiuso i primi 9 mesi con un utile netto consolidato di 594 mln euro, in aumento rispetto ai 431 mln registrati nello stesso periodo del 2014 (+37,8%).
La raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, spiega una nota, si attesta a 12.082 milioni di euro (-9,5% rispetto ai 13.356 mln in 2014) e risente degli effetti della cessione del ramo d’azienda ad Allianz: al netto degli effetti di tale cessione, il calo della raccolta premi sarebbe pari al 6,2%. Il risultato ante imposte del comparto assicurativo è pari a 1.040 milioni di euro (+7%). A questo risultato contribuiscono il ramo Danni per 734 milioni (779 milioni nei primi nove mesi del 2014) e il ramo Vita per 305 milioni di euro (193 milioni nei primi nove mesi del 2014).
Per quanto riguarda il settore danni, la raccolta diretta è di 5.671 mln (-12,5%), la raccolta dei premi auto è di 3.298 milioni di euro (-16,4%), il comparto non auto è di 2.373 milioni di euro, con una flessione pari al 6,3%. il Gruppo Unipol registra, al 30 settembre 2015, un combined ratio del 95% (95,1% al netto della riassicurazione) rispetto al 93,8% dell’analogo periodo 2014. Il loss ratio (lavoro diretto) si attesta a 67,6%, sostanzialmente in linea con il 67,3% registrato al 30 settembre 2014) mentre l’expense ratio (lavoro diretto) è pari al 27,5%, in crescita rispetto al 26,5% dello stesso periodo del 2014, risentendo del calo dei premi e del cambiamento del mix produttivo verso tipologie di raccolta con provvigioni più elevate. Il risultato ante imposte del settore è positivo per 734 milioni di euro (779 milioni nei primi nove mesi del 2014).
Nel settore Vita la raccolta diretta si attesta a 6.411 milioni di euro (-6,8%), risultato ante imposte del settore è positivo per 305 milioni di euro (193 milioni in 2014). Per il settore bancario, il risultato economico lordo del settore, al 30 settembre 2015, è positivo per 8 milioni di euro (22 milioni al 30 settembre 2014). La raccolta diretta di Unipol Banca5 è pari a 10.209 milioni di euro (+1,7% rispetto al 31 dicembre 2014).
Il margine di solvibilità consolidato al 30 settembre 2015 è pari al 173% del capitale richiesto (169% a fine 2014).
Il Gruppo sta ultimando le attività di integrazione definite nel Piano Industriale 2013-2015 e ha in corso la definizione delle linee guida strategiche a supporto della predisposizione del nuovo Piano Industriale per gli anni 2016-2018.