Poste italiane ha chiuso i primi nove mesi con un utile netto di 662 mln euro che si confronta con un nero di 333 mln del corrispondente periodo 2014. I ricavi sono ammontati a 23,9 mld (+6%) e il risultato operativo a 930 mln (+26,9%). I ricavi da servizi Postale e Commerciale sono calati del 6,5% a 2,836 mld. Il calo è stato indotto principalmente dalla riduzione dei volumi sulla corrispondenza (-10%) ed è in rallentamento rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio. La performance del comparto assicurativo, i cui ricavi sono cresciuti del 10% a 16,9 mld e la tenuta del comparto finanziario, con ricavi per 4 mld, hanno più che compensato l’attesa flessione dei ricavi da servizi postali e commerciali.
La posizione finanziaria netta consolidata ha presentato un avanzo di 6,3 mld (4,7 al 31 dicembre 2014). La posizione finanziaria netta industriale è invece risultata a debito per 1,3 mld, in miglioramento rispetto ai -1,5 mld di fine 2014. Le masse gestite/amministrate si sono attestate a 471 mld (+2,1% rispetto al 31 dicembre 2014). La raccolta diretta BancoPosta è ammontata a 45 mld (+2%), mentre la raccolta premi gruppo Poste vita a 14,5 mld +14,2%.
Poste italiane prevede «il 2015 in netto miglioramento rispetto al 2014», ha annunciato l’a.d., Francesco Caio. «I solidi risultati trimestrali confermano che il nostro piano di trasformazione è ben avviato. Fatturato e risultato operativo a livello consolidato sono cresciuti del 6 e del 27%; i servizi assicurativi hanno continuato a crescere a doppia cifra; quelli finanziari hanno generato un risultato operativo in crescita del 44% e il fatturato dei servizi postali e commerciali è calato, anche in questo periodo, più lentamente rispetto al 2014».
«Nell’ultimo trimestre», ha sottolineato ancora Caio, «due elementi dovranno essere tenuti in considerazione. Primo, in linea con quanto già avvenuto lo scorso anno, effettueremo accantonamenti a supporto del processo di trasformazione, da realizzare nel 2016; inoltre, nella gestione attiva del nostro portafoglio di titoli governativi, anche sulla base della performance già registrata nei primi nove mesi, si prevedono realizzi più contenuti». A sua volta, il direttore finanziario, Luigi Ferraris, ha parlato di «solidi» risultati e di «forte generazione di cassa», che «sostiene la nostra politica di dividendo».
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