di Paola Valentini
Nel terzo trimestre l’industria italiana del risparmio gestito ha messo a segno una raccolta netta positiva per 24,8 miliardi di euro. Il dato porta i flussi da inizio anno a 121 miliardi di euro, sempre più vicini ai 133 miliardi registrati in tutto il 2014. È quanto emerge dalla mappa trimestrale di Assogestioni che riassume e dettaglia le mappe mensili già pubblicate.
Nel periodo luglio-settembre i fondi aperti hanno raccolto 15,6 miliardi (85,2 miliardi da inizio anno) e al loro interno la parte del leone l’hanno fatta i fondi esteri che hanno ottenuto 10,3 miliardi (61,6 miliardi da inizio anno). Dal canto loro, invece, le gestioni di portafoglio hanno registrato una raccolta pari a 9,2 miliardi (35,4 miliardi da gennaio). In totale il patrimonio gestito complessivamente dall’industria dell’asset management alla fine del mese di settembre è risultato pari a 1.778 miliardi di euro.
Sul fronte delle singole categorie dei fondi aperti, campioni di raccolta nel terzo trimestre sono stati i fondi flessibili con flussi per 12,4 miliardi (44,7 miliardi nei nove mesi), seguiti dai fondi monetari (4,5 miliardi nel trimestre e 6,5 miliardi da inizio anno) che sono tornati a raccogliere bene per via della maggior prudenza degli investitori che, in una fase complicata come quella del terzo trimestre, tra crisi della Grecia, poi della borsa cinese e infine il Dieselgate, hanno parcheggiato i propri capitali in strumenti di liquidità in attesa di tempi migliori. Le difficoltà del comparto obbligazionario hanno fatto, invece, scendere in territorio negativo il bilancio dei fondi obbligazionari (-2,5 miliardi nel trimestre, ma +16,6 miliardi da inizio anno). Si è ridimensionata anche la raccolta dei fondi bilanciati che nel trimestre ha toccato soltanto quota 445 milioni, mentre nei nove mesi 11,2 miliardi. Nonostante le difficoltà delle borse nel periodo, ha tenuto la raccolta dei fondi azionari che hanno chiuso il terzo trimestre con flussi positivi pari a 852 milioni, ovvero 6 miliardi da inizio gennaio a fine settembre. All’interno dei fondi azionari vale la pena sottolineare la forza dei fondi specializzati sulle azioni italiane che nel trimestre sono tornati in saldo attivo; hanno raccolto quasi la metà di tutta la categoria degli azionari. I comparti azionari Italia hanno, infatti, registrato nel terzo trimestre una raccolta pari a 374 milioni, dopo il rosso del secondo trimestre (-103 milioni) e da gennaio la loro raccolta è risultata pari a 740 milioni.
Tra le singole società di gestione, nel complesso il campione di raccolta del terzo trimestre risulta il gruppo Generali con flussi pari a 6,1 miliardi, seguito da Intesa Sanpaolo (5,5 miliardi di cui 4,18 miliardi riferiti a Eurizon Capital) e Pioneer con 3,7 miliardi. (riproduzione riservata)