Gli italiani sulla soglia della pensione si dimostrano i più pessimisti sia sulla loro attuale condizione lavorativa, che sulle prospettive future. 

E’ quanto emerge dal Barometro Edenred-Ipsos 2015 sul benessere e la motivazione dei dipendenti europei. L’indagine ha preso in considerazione un campione rappresentativo di Francia, Regno Unito, Germania, Belgio, Spagna, Italia, Svezia Polonia, Romania, Turchia, Finlandia, Austria, Repubblica Ceca, Paesi Bassi. 

Quando pensano agli anni che li separano dalla pensione, gli italiani si sentono i più sfiduciati in Europa (52%) e tra i meno motivati insieme ai cugini d’Oltralpe (55%). Quando, invece, pensano proprio alla pensione, solo il 20% dei connazionali ha gia’ fatto dei piani e dichiara di percepirla “abbastanza vicina”, dato di gran lunga inferiore alla media europea (35%). 

Se la pensione appare una chimera, la situazione non migliora osservando il livello di soddisfazione lavorativa degli italiani 55-64enni. Infatti solo il 37% degli italiani si dichiara felice al lavoro, “conquistando” il terzo gradino del podio dei Paesi piu’ tristi, insieme a Polonia e Repubblica Ceca. Riguardo alla qualita’ della vita sul posto del lavoro, il nostro Paese e’ penultimo con solo il 25% degli intervistati soddisfatti della propria situazione. Peggio di noi solo gli spagnoli. 

Quasi un datore di lavoro italiano su due (45%) è attento al benessere dei propri dipendenti sulla soglia della pensione, ma non abbastanza da farci primeggiare in Europa dove ai primi posti svetta il Regno Unito (67%) e l’Olanda (65%). Considerando, infine, il riconoscimento dell’impegno lavorativo, l’Italia si conferma fanalino di coda (46%), appena prima di Polonia e Francia.