Il Gruppo Generali chiude i primi 9 mesi del 2015 con un forte sviluppo della produzione e del risultato operativo.
Il Leone di Trieste ha infatti continuato a crescere sia nella raccolta premi che nei risultati operativi: i premi complessivi aumentano del 5,1% a € 54,2 miliardi (€ 51,2 mld 9M14) e il risultato operativo cresce del 4,7%, raggiungendo i € 3.840 milioni (€ 3.668 mln 9M14). Di conseguenza, la redditività operativa degli ultimi dodici mesi, misurata attraverso l’operating RoE annualizzato2 , è superiore al target del Gruppo attestandosi al 13,9%. L’utile netto ammonta a € 1.727 milioni (€ 1.588 mln 9M14), in crescita del 8,7% per effetto delle positive performance operative e non operative, superando già il livello di fine 2014.
Il risultato operativo del segmento vita si conferma solido a € 2.338 milioni (+3,9%; € 2.251 mln 9M14) grazie allo sviluppo della marginalità tecnica e finanziaria. Prosegue, inoltre, il positivo andamento della raccolta premi in crescita del 7% a € 38.425 milioni (€ 35.610 mln 9M14) in seguito al buon andamento di tutte le linee di business, in particolare delle polizze unit linked (+16,1%). La nuova produzione in termini di APE cresce a € 3.784 milioni (+1,7%; € 3.666 mln 9M14), per effetto della significativa crescita delle unit linked (+23,9%) e delle polizze puro rischio e malattia (+21%), mentre le polizze risparmio risultano in calo del 10%. Si conferma il buon incremento dei premi unici (+12,1%), in particolare in Italia, Francia e Germania. Il valore della nuova produzione (NBV) si attesta a € 757 milioni (€ 934 mln 9M14). Il forte recupero dei margini (NBM) al terzo trimestre a 26,2% spinge l’NBM ai nove mesi a 20% (25,5% 9M14). Nonostante un contesto finanziario ancora debole, le azioni decisive poste in essere dal Gruppo per migliorare il business mix e la ricalibrazione delle garanzie hanno determinato il miglioramento della redditività tecnica.
Si rafforza la performance del segmento danni, il cui risultato operativo aumenta del 4,8% a € 1.605 milioni (€ 1.530 mln 9M14). In particolare migliora ulteriormente la redditività tecnica con un combined ratio (cor) a 92,7% (-0,8 p.p.), per effetto dei miglioramenti osservati in tutti i principali paesi di operatività del Gruppo nonostante il maggiore impatto di nat cat per 0,4 p.p. (€ 57 milioni) registrati nel periodo. I Paesi CEE si confermano nuovamente l’area con la miglior redditività tecnica del Gruppo (86,5%). Positivo infine l’andamento della raccolta premi in aumento dello 0,8% a € 15.775 milioni (€ 15.564 mln 9M14), grazie allo sviluppo del settore non auto (+1,7%).
“Nei primi nove mesi del 2015 Generali ha continuato a migliorare la performance tecnica, con una crescita significativa della raccolta premi e della redditività sia nel vita sia, in particolare, nel danni, conseguendo un utile netto di € 1,7 miliardi, già superiore a quello dell’intero esercizio 2014. Nel vita abbiamo proseguito il forte sviluppo dei prodotti Linked e di quelli puro rischio e malattia, con una raccolta netta superiore a € 11 miliardi, che avrà impatti attesi molto positivi sulla redditività dei prossimi anni. Nel business danni il combined ratio è migliorato ulteriormente in questi primi nove mesi, nonostante il maggiore impatto degli eventi catastrofali e la situazione tuttora fortemente competitiva dei mercati. I premi danni sono in crescita, trainati in particolare dai paesi CEE e dal business Non Auto. Questi risultati, uniti alla nostra forte e stabile posizione di capitale, hanno spinto l’operating RoE annualizzato al 13,9%, ben al di sopra del target del 13%. Inoltre la generazione di cassa, che rappresenta uno dei nostri principali target strategici per i prossimi anni, prosegue secondo i piani. Siamo fiduciosi di poter terminare il 2015 con un utile netto significativamente superiore a quello del 2014, anche per effetto del buon contributo che ci attendiamo dall’ultimo trimestre dell’anno”, ha detto il Group CFO di Generali, Alberto Minali.
Il patrimonio netto di Gruppo si conferma solido a € 22,8 miliardi (-1,9%; € 23,2 mld FY14) nonostante la contrazione di valore su attività finanziarie disponibili per la vendita, il pagamento dei dividendi e la cessione del gruppo BSI3 . L’indice Solvency I di Gruppo è pari a 166% (+2 p.p. rispetto a FY14). Il pro-forma internal model Economic Solvency ratio si attesta a 196%, in aumento di 10 p.p. rispetto al 31.12.2014. L’incremento è legato principalmente alla contribuzione del ritorno operativo normalizzato del periodo. Il Gruppo, inoltre, ha già presentato al College of Supervisors l’application per l’utilizzo del proprio modello interno per il calcolo del requisito patrimoniale secondo la normativa Solvency II. Gli esiti del processo di application sono attesi entro marzo 2016.
Il capitale e le riserve di pertinenza del Gruppo ammontano a € 22.764 milioni al 30 settembre 2015 rispetto a € 23.204 milioni al 31 dicembre 2014. La variazione (-1,9%) è ascrivibile alle perdite di valore su attività finanziarie disponibili per la vendita (€ 5.440 mln rispetto € 6.499 mln al 31 dicembre 2014) determinate dall’andamento dei tassi d’interesse e degli spread su emittenti corporate nei primi nove mesi dell’anno, al dividendo pagato (€ -934 mln) ed alla vendita del gruppo BSI (€ -623 mln). Tali andamenti sono solo parzialmente compensati dal risultato del periodo di Gruppo pari a € 1.727 milioni, dagli utili attuariali rilevati sulle passività pensionistiche pari a € 305 milioni e dal miglioramento della riserva cambi pari a € 329 milioni. Al 30 settembre 2015 l’indice della solvibilità di Gruppo (Solvency I ratio) si attesta a 166% (+2 p.p. rispetto al 31 dicembre 2014). Il margine richiesto è pari a € 18,1 miliardi (€ 18,6 mld al 31 dicembre 2014), il margine disponibile si attesta invece a € 30 miliardi (€ 29 mld al 31 dicembre 2014) grazie principalmente all’utile del periodo. L’eccedenza quindi aumenta a € 11,9 miliardi (€ 10,4 mld al 31 dicembre 2014).
Gli Asset Under Management complessivi del Gruppo registrano al 30 settembre 2015 un incremento del 2,9% rispetto al 31 dicembre 2014 attestandosi a € 493,8 miliardi. In particolare il totale investimenti complessivi di bilancio è pari a € 444,3 miliardi, mentre le masse gestite per conto di terzi ammontano a € 49,5 miliardi.
Il totale investimenti, pari a € 371,9 miliardi, registra un aumento del 1,8% rispetto al 31 dicembre 2014 principalmente grazie al portafoglio obbligazionario per effetto del reinvestimento in particolare in titoli corporate della raccolta generata nel periodo. Restano sostanzialmente stabili sia il comparto azionario che gli investimenti immobiliari. Infine, le disponibilità liquide risultano in aumento, tale andamento è da intendersi fisiologico nell’ambito del normale svolgimento delle attività di business.
Il Gruppo prevede per il prossimo futuro un’ulteriore crescita del fatturato sia danni che vita. L’andamento della raccolta vita di Gruppo continuerà a riflettere un’attenta politica sottoscrittiva e un maggiore focus su prodotti a basso assorbimento di capitale e a più elevato valore. Proseguiranno le iniziative volte alla valorizzazione del portafoglio in-force e allo sviluppo selettivo di alcune linee di business, quali le linee puro rischio e malattia e i prodotti unit linked. Nei rami danni il Gruppo continuerà l’implementazione delle misure poste in atto in termini di politica sottoscrittiva e di gestione dei sinistri, determinando una buona tenuta della redditività tecnica al netto di ulteriori eventi catastrofali. Il gruppo prevede un utile netto significativamente superiore a quello del 2014.