L’invecchiamento della popolazione se da una parte è un fattore di preoccupazione e di spesa per il welfare di Stato, d’altra parte sta diventando un’area di business su cui le società di gestione scommettono. L’ultimo esempio in ordine di tempo arriva da Generali Investments che intende proprio cavalcare l’aumento dell’aspettativa di vita. La società di gestione del gruppo Generali ha appena lanciato il fondo Gis Sri Ageing Population che investe in titoli di società europee con un modello di attività che beneficia della tendenza all’invecchiamento della popolazione mondiale. A causa del più basso tasso di natalità e della più lunga aspettativa di vita, spiega Generali Investments, si stima che la popolazione mondiale degli over 60 raggiungerà 1,7 miliardi di persone nel 2040, rispetto ai 700 milioni del 2010. Inoltre, si prevede che questa fascia d’età possiederà una fetta sempre più ampia del reddito complessivo, specie nei mercati sviluppati. Il portafoglio del fondo aderisce anche ai principi di investimento socialmente responsabile (Sri), ovvero principi etici che, soprattutto dopo lo scandalo Volkswagen, stanno assumendo sempre più rilevanza tra gli investitori. Dopo una selezione iniziale dell’universo di investimento (l’indice delle azioni europee Msci Europe) basata su criteri Esg (Environmental, Social and Governance, ovvero i criteri etici di rispetto delle tematiche sociali, dell’ambiente e del controllo aziendale), il gestore del fondo, Mattia Scabeni, seleziona le società esposte al tema dell’invecchiamento basandosi su tre filoni: healthcare, pensione e risparmio, beni di consumo. Poi in base a modelli proprietari di valutazione dei fondamentali viene costruito un portafoglio di circa 50 azioni.