Il Brasile sta trasformando il proprio mercato riassicurativo, rendendo il paese un target più attraente per le compagnie di riassicurazione, grazie alle nuove iniziative intraprese dal governo e ad una riforma legislativa.
Il cambiamento sarà determinato da una combinazione di due elementi: da una parte regole prudenziali sul capitale, basate sul rischio, dall’altra un’apertura graduale del paese nei confronti del settore riassicurativo globale.
Ma quali sono, nello specifico, questi cambiamenti e cosa comporteranno per le compagnie di riassicurazione?
Il Brasile, oltre al Messico, è in prima linea per l’attuazione in America Latina di regole sul capitale, sull’esempio di Solvency II.
È uno dei primi paesi, inoltre, ad aver ottenuto il riconoscimento dell’equivalenza su Solvency II, per il suo regime prudenziale e di solvibilità, dall’European Insurance and Occupational Pensions Authority (EIOPA), l’Autorità Europea delle Assicurazioni e delle Pensioni Aziendali e Professionali, l’organismo dell’Unione Europea che dal 1 gennaio 2011 ha il compito sorvegliare il mercato assicurativo europeo.
Negli ultimi anni, il mercato assicurativo si è preparato a soddisfare i requisiti sul capitale più rigidi richiesti dalla Superintendência de Seguros Privados (Susep), l’organismo di sorveglianza del Brasile, tra cui rigorose condizioni del governo d’impresa e l’attuazione di nuovi modelli finanziari.
Il tempo che passerà da qui all’esecuzione nel concreto di queste nuove regole varierà in base alle diverse compagnie assicurative del paese, ma qualche critico afferma che il rigido calendario delle scadenze, imposto al mercato dalla Susep, stia compromettendo gli utili aziendali, in quanto le compagnie assicurative devono stanziare quote di profitto maggiori per poter andare incontro ai requisiti di capitale.
Gli analisti, tuttavia, credono che l’attuazione di questi cambiamenti sia in gran parte un fattore positivo che, in termini di regolamentazione assicurativa, dovrebbe mettere il Brasile alla pari di altri mercati sviluppati.
“È un processo positivo per l’intero settore assicurativo,” ha affermato Marcelo Augusto Dutra Labuto, amministratore delegato di BB Seguridade, uno dei più grandi gruppi assicurativi del Brasile.
“Questi cambiamenti stanno aumentando la sicurezza nel mercato, tenendo lontano eventuali speculatori finanziari, e stanno stimolando la professionalizzazione della gestione aziendale; tutti fattori che fanno sì che le compagnie assicurative utilizzino metodi e modelli basati su migliori criteri.”
Labuto ha sottolineato che i nuovi requisiti di capitale, che entreranno in vigore in modo graduale tra il 2016 e il 2017, sono stati discussi per alcuni anni all’interno del mercato brasiliano, fornendo alle compagnie tempo a sufficienza per prepararsi a questi cambiamenti.
“Nel corso degli ultimi due o tre anni abbiamo adeguato i nostri modelli di accantonamento per prepararci a questo processo in atto,” ha affermato. “Ogni volta che la Susep ha annunciato nuove regole e scadenze, noi eravamo già pronti ad soddisfare i nuovi requisiti.”
Come la stessa Susep ha riconosciuto, non tutte le compagnie riescono facilmente a far fronte alle sempre più rigide richieste di capitale imposte da un modello prudenziale basato sul rischio. A settembre, durante la Conseg, la principale conferenza brasiliana sul settore assicurativo, il capo dell’unità Risk Monitoring della Susep, Victor França, ha affermato che, per quanto riguarda alcune compagnie assicurative, le procedure di risk management non sono ancora all’altezza di tali requisiti.
“Qualche compagnia è già riuscita ad adattarsi, ad esempio quelle che sono agganciate a gruppi bancari, poiché la Banca Centrale già da tempo sta richiedendo procedure avanzate di risk management,” ha affermato. “Altre sono state avvantaggiate perché straniere o perché i loro manager in precedenza hanno voluto attuare questi cambiamenti di loro spontanea volontà. Molte compagnie però, purtroppo, sono ancora molto indietro.”
La maggior parte delle principali compagnie del Brasile, inclusa BB Seguridade, fanno parte di potenti gruppi bancari del paese. Per omogeneizzare le procedure di risk management nel mercato, tuttavia, la Susep sta elaborando una nota tecnica in cui elencherà i sistemi che le compagnie devono mettere in atto per soddisfare le nuove regole prudenziali, ha affermato França.
Come conseguenza di questo irrigidimento delle regole sul capitale, è previsto che le compagnie assicurative brasiliane si rivolgano al mercato riassicurativo in modo più sofisticato.
“Al giorno d’oggi, la riassicurazione fa già parte della principale strategia delle compagnie assicurative e diventerà sempre più necessaria con l’attuazione di regole in stile Solvency II,” ha rilevato Labuto.
“Le compagnie assicurative devono attuare una buona strategia per identificare i rischi, per capire quali trattenere e quali trasferire al settore riassicurativo, e per comprendere come svolgere questo insieme di attività. Sono tutti obiettivi che d’ora in avanti saranno presi sempre più in considerazione da parte delle imprese di assicurazione, poiché determineranno il loro successo.”
In questo senso, la liberalizzazione del mercato riassicurativo del Brasile, annunciata dal governo qualche mese fa, potrebbe fornire un’importante linea strategica a tutte le compagnie assicurative che vogliono approfittare del debole mercato globale per ridurre i costi relativi alle proprie riserve di capitale.
Il processo di liberalizzazione avviene in modo graduale. Nel 2017 le riserve di capitale delle compagnie di riassicurazione brasiliane scenderanno al 30% dall’attuale 40% ed entro il 2020 raggiungeranno il 15%.
I trasferimenti dei premi tra i gruppi assicurativi ora si sono ridotti e costituiscono solo il 20% ma verranno aumentati gradualmente, raggiungendo l’85% tra cinque anni.
Secondo l’ultimo report di mercato condotto da Terra Brasis, compagnia di riassicurazione locale, per il momento le compagnie assicurative del Brasile si stanno servendo sempre più della riassicurazione locale, a scapito dei trasferimenti dei premi internazionali.
Questa potrebbe essere una conseguenza della drammatica svalutazione del real (la valuta locale) nei confronti del dollaro, fenomeno che ha fatto aumentare fortemente i costi delle operazioni riassicurative internazionali per i cedenti brasiliani.
Un’altra mossa di notevole importanza, che avrà luogo nel mercato brasiliano, è l’offerta pubblica di vendita (IPO-initial pubblic offering) di IRB Brasil Re, la compagnia di riassicurazione locale, che detiene una quota di circa il 50% del mercato riassicurativo brasiliano e il 40% del mercato globale.
L’offerta pubblica di vendita, che doveva avvenire nella seconda metà del 2015, tuttavia, è stata posticipata a causa dei mercati azionari brasiliani in forte flessione e delle gravissime condizioni economiche in cui versava il paese, fattori che hanno scoraggiato gli investitori. Un’altra offerta di vendita è stata posticipata, quella della compagnia di assicurazione Caixa Seguridade.
Sia IRB Brasil e Caixa Seguridade sono, in gran parte, proprietà dello stato brasiliano.
Sono positivi, dunque, i cambiamenti che sta affrontando il mercato riassicurativo del Brasile, ma non è esattamente chiaro quando di preciso le compagnie di riassicurazione del paese saranno in grado di trarne completamente beneficio.