di Mauro Romano
I ritocchi alle norme sui rendimenti dei fondi pensione sono sul tavolo. Per affrontare il nodo servirà però più tempo. «Al momento non siamo pronti», ha spiegato il viceministro per l’Economia Enrico Morando durante i lavori sulla legge di Stabilità 2015 in commissione Bilancio alla Camera. «Il problema esiste; pensiamo che le proposte siano ragionevoli e ci stiamo sforzando di verificare se ci sono le coperture», ha aggiunto nel chiedere di ritirare gli emendamenti al riguardo.
L’ipotesi è arrivare a una mediazione tra il testo orginale e le soluzioni di modifica proposte dai parlamentari. L’articolo 44 del disegno di legge Stabilità prevede infatti che la tassazione sui rendimenti dei fondi pensione passi dall’11 al 20%. L’emendamento presentato da deputati Pd, accantonato in commissione, proponeva una nuova soglia del 15%. Tradotto in euro, si parla di 250 milioni di euro da trovare. L’ipotesi è che la nuova aliquota possa essere fissata al 17-18%. Il costo si aggirerebbe quindi così attorno a 120 milioni. Discorso analogo per la tassazione sulla rivalutazione del Tfr. Il testo originale la porta dall’11 al 17%, mentre l’emendamento la ritoccherebbe al 14%; la soluzione potrebbe essere nel mezzo. La palla passerà con molta probabilità al Senato per dare tempo e modo di trovare le coperture. Alla Camera si lavora invece su patronati ed emergenze. Ieri è stato dato l’ok all’emendamento del governo che porta l’Iva per gli ebook al 4%. Via libera anche a una velocizzazione sulle aste per gli immobili della Difesa e al rifinanziamento della nuova legge Sabatini, che favorisce investimenti per l’acquisto di beni strumentali (12 milioni di euro per il 2015, 31,6 per il 2016 e 46,6 per il 2017). Tra gli emendamenti presentati dal governo c’è anche quello che prevede 60 milioni aggiuntivi per il fondo emergenze nel 2015 e l’assegnazione all’Ice di 238 milioni per il periodo 2015-2017 (di cui 130 milioni il prossimo anno) per la promozione del made in Italy.
Niente da fare invece per l’emendamento di Sel che proponeva di introdurre la cosiddetta web tax. E dopo le tensioni di ieri nel cda Rai il viceministro Morando ha parlato di possibili interventi sul canone per la tv di Stato. L’ipotesi su cui si sta lavorando prevede di inserirlo nella bolletta elettrica e di trovare risorse per finanziare tv e radio locali. E mentre a Roma si discutono gli emendamenti, si attende anche il parere Ue sulle leggi di bilancio, posticipato a martedì prossimo. (riproduzione riservata)