Su sollecitazione della base degli iscritti, il presidente del Gruppo Agenti di Assicurazioni Toro (GAAT) intende fare chiarezza sulle reali prospettive del Fondo Pensione Agenti che rischia in tempi brevi il commissariamento. Sono 10.000 gli agenti in pensione aderenti al fondo, 15.000 i contribuenti e, secondo stime che circolano all’interno della categoria, lo squilibrio finanziario avrebbe ormai toccato gli 800 milioni di euro.
«E’ necessario – sottolinea Roberto Salvi – fare chiarezza. Per tale motivo si è deciso di mettere in atto una serie di approfondimenti per verificare la reale situazione di sostenibilità del Fondo Pensione Agenti. E’ necessario valutare con estrema attenzione l’effettivo disavanzo e accertare puntualmente con quali modalità si deve intervenire, definendo anche il fabbisogno per il quale, se necessario, si dovrà “mettere mano al portafoglio”».
Proprio a questo fine gli Agenti Toro hanno chiesto allo studio attuariale Crenca&Associati, uno dei più accreditati a livello nazionale, un’analisi tecnica statistico-attuariale sulla sostenibilità del fondo effettuando le dovute proiezioni necessarie per stabilire i vari interventi da mettere a segno con urgenza.
Per procedere speditamente in questa direzione lunedì scorso GAAT ha inviato a Francesco Pavanello, presidente del Fondo Pensione Agenti, una richiesta urgente per accedere a un dettagliatissimo numero di documenti su cui sarà poi possibile per gli attuari effettuare il proprio studio. «Stiamo agendo nell’interesse della categoria. Siamo certi di poter contare su una immediata reattività e trasparenza da parte dei Vertici del Fondo Pensione Agenti», ha dichiarato Salvi.
Data l’urgenza e la gravità della situazione e il numero sempre più elevato di agenti in pensione che chiedono lumi e rassicurazioni in merito, GAAT sta anche aprendo uno sportello on line, che sarà attivo a breve, proprio per tutti gli aderenti al Fondo e in particolare per i pensionati che chiedono risposte concrete sul futuro del loro assegno pensionistico.