Di Paola Valentini
L’industria del risparmio gestito in Italia archivia il terzo trimestre dell’anno con una raccolta netta di 37,6 miliardi che permette al patrimonio di salire a 1.526 miliardi. Aggiungendo gli oltre 60 miliardi del primo semestre, sono 98 miliardi di euro i flussi di risparmio confluiti nel sistema durante i 9 mesi a fronte dei 62,5 miliardi di tutto il 2013. Sono i numeri definitivi della raccolta del risparmio gestito italiano emersi dalla terza mappa trimestrale di Assogestioni, relativa al periodo luglio-settembre, che contiene dati più completi rispetto alle statistiche mensili. I fondi aperti guidano la raccolta del terzo trimestre con sottoscrizioni per 25,7 miliardi, per un totale di 68,6 miliardi nel semestre, 20 in più rispetto a tutto il 2013. Al fine settembre gli asset investiti in gestioni collettive erano 700 miliardi. Hanno contribuito i prodotti flessibili (+34 miliardi raccolti nei 9 mesi), gli obbligazionari (+21), i bilanciati (+8), gli azionari (+7,4) e gli hedge (+800 milioni). Tra le singole società nel trimestre spiccano le sgr di emanazione bancaria: in testa il gruppo Intesa con flussi per 11,1 miliardi, seguito da Pioneer (Unicredit) con 5,8 miliardi, dalle Poste con 2,6 miliardi e dal gruppo Generali con 2 miliardi di euro. (riproduzione riservata)