L’assenteismo tra i lavoratori obesi degli Stati Uniti costa alle imprese circa 8,65 miliardi di dollari all’anno, secondo uno studio pubblicato sull’ultimo numero del Journal of Occupational and Environmental Medicine.
I costi delle assenze dal lavoro dei lavoratori “Overweight” non sono per nulla omogenei sul territorio, ma variano molto tra loro, sulla baso delle variazioni dei redditi medi giornalieri dei lavoratori.
In media l’obesità incide per il 9,3% sul totale dei costi complessivi riconducibili all’assenteismo in tutti gli Stati Uniti, passando dal 6,5% di Washington, D.C. al 12,6% dell’Arkansas.
Lo studio ha inoltre rilevato che un lavoratore obeso (con Body Mass Index superiore a 30) perde circa da 1,1 a 1,7 giorni di lavoro in più ogni anno rispetto a un lavoratore sovrappeso o normopeso.
“L’obesità è sempre associata agli elevati costi delle cure mediche, ma i costi sociali dovuti alle assenze dal posto di lavoro per problemi di salute e alla ridotta produttività, potrebbero essere ancora maggiori”, secondo lo studio.