Nel 2014 un tema centrale sui mercati delle assicurazioni contro le catastrofi naturali è stato l’avvicinamento progressivo ai mercati finanziari, che si è tradotto in un anno record per l’emissione di cat bond. Le obbligazioni sulle catastrofi continuano a fornire agli investitori l’opportunità di diversificare il proprio portafoglio finanziario al riparo dai più ampi rischi di mercato e offrono un potenziale di rendimento allettante in un ambiente attualmente caratterizzato da bassi interessi.
Le lacune nei disastri trainano la crescita del mercato
I mercati assicurativi contro le catastrofi si stanno allontanando da un modello auto-gestito per aprirsi a un modello finanziario più simile a quello dei mercati di capitali. Il rapido incremento dei rischi da catastrofe, dovuto alla crescente urbanizzazione delle aree costiere di tutto il mondo e alle sempre più mutevoli tendenze del clima, ha creato ammanchi significativi nella copertura assicurativa in contrapposizione al valore economico a rischio (“disaster gaps”). Le lacune provocate dai disastri si attestano attualmente a livello globale ad un valore compreso fra USD 300 e USD 500 miliardi e interessano soprattutto le regioni costiere degli Stati Uniti minacciate da cicloni e terremoti. I crescenti “disaster gaps”, accompagnati da regole di adeguatezza patrimoniale sempre più severe per gli assicuratori (per esempio l’imminente Solvency II), stanno spingendo le compagnie assicurative a cercare all’esterno risorse di capitale che aiutino a sopportare l’onere dei danni generati sempre più frequentemente da eventi catastrofici. La conseguenza è stata il fiorire del mercato dei cat bond, che unitamente agli altri insurance-linked securities (ILS) coprono oggi appena il 10–12% del fabbisogno di capitale. È proprio il considerevole deficit di capitale a rappresentare il maggior fattore di accelerazione della crescita di questa categoria di strumenti.
Si prevede che l’emissione di cat bond raggiungerà entro la fine del 2014 la cifra record di USD 9 miliardi. L’emissione di punta quest’anno è stata l’obbligazione da USD 1,5 miliardi legata agli uragani emessa dalla Florida Citizens Property Insurance Corporation, una compagnia assicurativa di proprietà dello Stato della Florida. L’obbligazione ha pagato una cedola trimestrale a tasso variabile pari al rendimento dei titoli del tesoro statunitense più il 7,5%. Al momento dell’emissione, il differenziale del suo tasso di interesse era più che doppio rispetto al differenziale sui titoli del tesoro statunitense di obbligazioni di società con rating comparabile (singola B). Il ritorno offerto da questo titolo obbligazionario è prova dei rendimenti potenziali disponibili per gli investitori che decidono di diversificare rispetto ai propri investimenti tradizionali nel reddito fisso, scegliendo i cat bond, strumenti quasi del tutto slegati dalla generale situazione macroeconomica.
“Dal suo lancio, il 31 ottobre 2011, GAM Star Cat Bond ha cumulato un rendimento complessivo del 24,0% (classe di azioni USD al 30 settembre 2014) superando di gran lunga, con una performance annualizzata del 7,4%, il rendimento dell’Indice obbligazionario mondiale Citigroup WGBI (USD), che invece è sceso dello 0,78%. Al 31 ottobre 2014 il patrimonio del fondo era pari a USD 947,4 milioni”. Commenta Raphael Kron, Director Institutional Clients di GAM.
GAM Star Cat Bond, gestito da Fermat Capital, mira a catturare il rendimento strutturale generato dal mercato con un portafoglio focalizzato sui bond legati alle catastrofi per produrre rendimenti attraenti e constanti, non correlati dalle classi di attività tradizionali. I gestori adottano un approccio attivo basato su una profonda conoscenza del mercato, che si combina con un modello proprietario di gestione del rischio e con analisi molto sofisticate di determinazione dei prezzi.
1classe di azioni USD al 31 ottobre 2014
Commento di John Seo, gestore del fondo GAM Star Cat Bond