Si riduce al 38% la quota di italiani disposti a sostenere sacrifici in prima persona per aiutare il Paese a risollevarsi.
E’ quanto emerge dalla rilevazione di ottobre dell’Osservatorio mensile Findomestic secondo il quale – qualora fossero costretti a sostenere lo Stato – i sacrifici che gli intervistati sarebbero meno disposti ad accettare riguardano il welfare state (78%), più in particolare la riduzione dell’assistenza sanitaria pubblica, con aumento dei ticket e riduzione dei contributi per i farmaci (46%), e la riduzione delle pensioni con aumento ulteriore dell’età pensionabile (37%). A seguire, c’è la dimensione del lavoro (70%), intesa soprattutto come riduzione di stipendi e detrazioni (50%).
Sullo sfondo di questi dati, il grado di fiducia in ottobre si è ulteriormente ridotto a 3,45 punti, contro i 3,54 del mese precedente (su una scala che va da 1 a 10 e che ha nel 7 la soglia positiva). In calo risulta anche la propensione al risparmio, con il 14,2% del campione che si dice pronto ad aumentare la quota di risorse messe da parte, contro il 15,5% emerso nel settembre scorso.
Per quanto riguarda invece le previsioni d’acquisto, sono segnalate in crescita quelle di pc e accessori (20,7% da 18,5%), telefonia (21,2% da 19,8%), tablet (13,5% da 12,7%), fotocamere e videocamere (13,3% da 13,1%), auto nuove (9,1% da 8,5%), mobilia (17,3% da 17%), In diminuzione, invece, le previsioni d’acquisto per auto usate (6,6% da 7%), scooter e motocicli (5,4% da 5,6%), ristrutturazioni (9,8% da 9,9%), viaggi e vacanze (27,2% da 30,4%), stufe a pellet (8,3% da 8,5%) sostituzione infissi (8,1% da 8,4%), installazione di impianti solari (3,7% da 4,4%) e fotovoltaci (3,5% da 3,8%).