di Anna Messia
Crescono utile e premi per Cattolica Assicurazioni che a fine mese si appresta a chiudere l’operazione di aumento di capitale di 500 milioni avviata lunedì scorso, per finanziare lo sviluppo della compagnia. E a un mese e mezzo dalla fine dell’anno, l’amministratore delegato, Giovan Battista Mazzucchelli, si spinge a promettere un utile netto 2014 «superiore alle previsioni del piano industriale (pari a 101 milioni, ndr)» e soprattutto «una cedola che darà soddisfazione agli azionisti», assicura l’ad. Un obiettivo che a Verona hanno ben presente in mente, dopo le turbolenze subite dal titolo in questi ultimi giorni (ieri la flessione è stata ancora del 5,4%, a 5,06 euro). L’anno scorso l’utile netto consolidato di fine anno era stato di 64 milioni (su cui avevano pesato 31 milioni di Ires straordinaria salva Imu). Quest’anno, a settembre, il risultato netto consolidato ha già raggiunto 83 milioni, con una crescita del 27,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre l’utile netto di gruppo è in crescita del 51% rispetto a settembre 2013. «Se si considera che la politica di pay out della compagnia è del 50-60% degli utili, le soddisfazioni per gli azionisti non mancheranno», aggiunge Mazzucchelli. Del resto la compagnia non ha preoccupazioni di tipo patrimoniale. A fine settembre l’indice di Solvency I era del 145%, quindi 1,45 volte il minimo regolamentare, e dopo l’aumento di capitale il margine salirà al 195%.
Per quanto riguarda i premi, la raccolta, nei nove mesi è salita del 30,5%, grazie in particolare all ramo Vita. Il comparto, spinto dalle partnership bancassicurative di Cattolica con Popolare di Vicenza, Ubi e Iccrea, ha chiuso settembre con una raccolta di 2,89 miliardi, segnando un +46% rispetto allo stesso periodo del 2013. Mentre il ramo Danni, è stazionario a 1,2 miliardi, con un +2,9% se si aggiungono i premi di Fata (compagnia acquisita da Generali a giugno scorso). Al netto di Fata la variazione è invece negativa per il 2,7% . «Il trend risente ancora della contrazione dei premi medi Rc Auto del mercato», sottolinea Mazzucchelli, «ma la flessione sta rallentando e i clienti nel ramo Danni stanno aumentando». Entrambi i rami mostrano, comunque, risultati netti in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: il Danni da 48 a 63 milioni e il Vita da 16 a 22 milioni. «Siamo certi che il mercato saprà leggere e apprezzare la consistenza di questi dati che ci consentono di esprimere ottimismo per i risultati di fine anno», ha concluso il presidente Paolo Bedoni, «e la convinzione che sarà data la giusta soddisfazione ai soci e agli azionisti che avranno scelto di sostenere il progetto di sviluppo e di crescita di Cattolica in un mercato così problematico». (riproduzione riservata)