di Anna Messia
Via libera all’aumento di capitale da 500 milioni di Cattolica annunciato al mercato lo scorso settembre. Ieri il consiglio di amministrazione della compagnia guidata da Giovan Battista Mazzucchelli ha deliberato di emettere un massimo di 117.500.880 azioni del valore nominale di 3 euro ciascuna, da offrire in opzione agli azionisti al prezzo di 4,25 (di cui 1,25 a titolo di sovrapprezzo), per un controvalore complessivo massimo pari a 499,3 milioni.
Il rapporto di opzione è stato fissato in 21 nuove azioni ordinarie ogni 10 possedute. Il prezzo di emissione è stato determinato tenendo conto di condizioni di mercato, andamento del titolo Cattolica, stato del gruppo «nonché delle prassi di mercato per operazioni similari», si legge in un comunicato diffuso da Verona. Il prezzo fissato implica uno sconto del 37,01% sul prezzo di chiusura di Borsa del 6 novembre, pari a 11,99 euro, e oggi sono attesi i nulla osta di Consob e Ivass. I diritti di opzione dovranno essere esercitati tra il 10 e il 27 novembre e potranno essere negoziati sul Mta dal 10 al 21 novembre. Entro il mese successivo alla scadenza del periodo di offerta la società offrirà in borsa gli eventuali diritti di opzione non esercitati. L’aumento di capitale, come noto, «si inserisce nelle iniziative del piano d’impresa 2014 -2017 di Cattolica, finalizzate a sostenere la crescita del business, finanziare la trasformazione industriale e gli investimenti in innovazione e tecnologia e cogliere opportunità di acquisizione e di partnership».
Sempre oggi è attesa la definizione del consorzio di garanzia previsto dall’accordo di pre-underwriting sottoscritto il 18 settembre scorso da Banca Imi in qualità di global coordinator e joint bookrunner e daMediobanca come co-global coordinator e joint bookrunner, con la partecipazione di altri garanti. Il prospetto informativo sarà pubblicato oggi e reso disponibile presso la sede sociale di Cattolica, nonché sul sito www.cattolica.it. Su richiesta dell’autorità di vigilanza, la società ha inserito nel documento alcune informazioni relative al terzo trimestre 2014 in anticipo rispetto dell’approvazione del resoconto intermedio di gestione prevista per il 12 novembre. In riferimento al terzo trimestre, chiuso il 30 settembre, i premi lordi del settore Danni sono stati pari a 1,2 miliardi, in flessione del 2,7% rispetto al 30 settembre 2013 a causa della contrazione del premio medio Rca indotto dalla crescente competitività del mercato. Nel Vita si prevede invece una crescita del 46% dei premi a 2,9 miliardi; il margine di solvibilità non ha subito invece variazioni e resta pari al 145% esattamente come a giugno scorso. (riproduzione riservata)