Abbiamo appreso con sorpresa e dispiacere le dichiarazioni del dott. Carlo Cimbri, Amministratore Delegato di UnipolSai e componente del Comitato Esecutivo dell’ANIA, sulla volontà del suo Gruppo di uscire dall’Associazione, motivata con la necessità di rivedere la governance associativa ritenuta non adeguata per assicurare una più efficiente rappresentanza delle imprese socie e per migliorare la capacità di interlocuzione politica e istituzionale”, dichiara l’Associazione delle imprese in una nota diramata in serata.
L’Associazione sottolinea che la governance dell’Associazione era già stata modificata con l’accordo di tutti gli associati all’inizio del 2012, con lo scopo di garantire una partecipazione più attiva delle imprese socie alla gestione operativa dell’ANIA, migliorandone la qualità e l’efficacia dei servizi.
Nel corso del Comitato Esecutivo dello scorso settembre, in occasione della discussione sul rinnovo degli organi associativi in scadenza, alcune imprese avevano sollevato l’opportunità di un ulteriore affinamento della governance. A questo fine, continua la nota, era stata costituita una apposita Commissione composta dai rappresentanti delle principali imprese, inclusa UnipolSai.
La Commissione ha concluso la sua attività predisponendo una proposta da sottoporre al prossimo Comitato di novembre. La proposta ha avuto il contributo e l’adesione di tutti i partecipanti, ad eccezione del rappresentante di UnipolSai che non ha partecipato all’incontro finale né ha comunicato eventuali proposte e valutazioni alternative.
L’ANIA si augura che la decisione preannunciata possa essere riconsiderata, anche alla luce del nuovo assetto di governance proposto e della storica vicinanza di UnipolSai all’Associazione. “Riteniamo, infatti, che in un contesto così difficile per l’economia italiana e di grande cambiamento normativo e regolamentare per il nostro settore, la capacità dell’industria assicurativa di parlare con una sola voce forte e autorevole sia un bene primario per ogni impresa, per gli assicurati e, in ultima analisi, per il Paese”, conclude la nota.