Aegon ha registrato nel terzo trimestre un utile netto in calo del 78%, in scia con la pubblicazione di nuovi criteri sulle stime di mortalità negli Stati Uniti e in Asia.
I profitti della società assicurativa olandese è stato di 52 milioni di euro, in calo rispetto ai 236 milioni dello stesso periodo del 2013 e al di sotto delle aspettative degli analisti. L’utile pre-tasse si è attestato a 291 milioni di euro, in ribasso del 47% rispetto ad un anno fa.
Aegon ha principalmente attribuito il calo dei risultati ai 299 milioni di costi associati ai nuovi criteri sulle stime di mortalità per le sue operazioni statunitensi e asiatiche.
La compagnia a partire dal 2010 ha dismesso una serie di asset e nel mese di ottobre ha raggiunto un accordo per vendere le sue operazioni canadesi di assicurazione sulla vita per 423 milioni di euro.