È online sul sito internet dell’IVASS (www.ivass.it) la nuova edizione dell’indagine sulle tariffe r.c. auto praticate in Italia, avviata lo scorso anno successivamente all’entrata in vigore della sentenza della Corte di Giustizia dell’U.E. in materia di parità di trattamento tra uomo e donna nell’accesso ai servizi assicurativi. L‘indagine, che riguarda tutte le imprese sottoposte alla vigilanza dell’Istituto, rileva trimestralmente i prezzi praticati in 21 province per 11 tipologie standard di assicurati, sia automobilisti sia motociclisti, di entrambi i generi.
Per effetto di quella sentenza, il divario di prezzo fra uomini e donne, tradizionalmente a favore delle seconde, è stato annullato: ad esempio, negli ultimi 12 mesi, i prezzi di listino medi a livello nazionale sono scesi del 9,0% per un diciottenne maschio con autovettura di 1300 cc. a benzina, in classe B/M di C.U. 14, massimale minimo di legge, mentre sono saliti del 7,2% per il corrispondente profilo femminile.
Più in generale, l’andamento delle tariffe è in diminuzione per gli uomini e le autovetture e in rialzo per le donne e le “due ruote”, in un contesto caratterizzato da permanenti squilibri territoriali.
Al ribasso tendenziale registrato nel settore auto non sono probabilmente estranei, oltre al ritorno all’equilibrio tecnico e alla profittabilità delle compagnie assicurative del settore, la riduzione nella circolazione dei veicoli dovuta alla crisi in atto e il conseguente calo dei sinistri. Il fenomeno potrebbe riflettere anche i primi effetti delle misure legislative introdotte per giungere a un contenimento dei prezzi r.c. auto, con particolare riferimento ai nuovi criteri per la risarcibilità delle microlesioni.
Permangono comunque elementi di forte criticità: il livello tuttora molto elevato del premio medio nel confronto internazionale; il divario tra le tariffe praticate nelle regioni settentrionali e in quelle centro-meridionali.
L’indagine completa con i relativi allegati statistici è consultabile nel sito www.ivass.it.