Lo stress è il secondo tra i problemi di salute legato all’attività lavorativa: colpisce, nei 28 stati membri dell’Unione, quasi un lavoratore su quattro con un costo annuo che viene stimato oltre i 25 miliardi di euro. Più della metà delle giornate lavorative perse è dovuta a stress.
«Adottando il giusto approccio», spiega Giuseppe Luigi Palma, presidente del Consiglio nazionale degli psicologi, «i lavoratori e le aziende possono vincere questa battaglia che – quando legata all’attività lavorativa – è prevenibile e l’azione condivisa volta a contenere tale problema può essere molto incisiva». Di queste problematiche si è da tempo fatto interprete il Consiglio nazionale di categoria che ha recentemente condotto uno specifico studio al riguardo.
«In Italia», continua Palma, «si è dato il giusto peso al fenomeno e la nostra legislazione è all’avanguardia nel campo della prevenzione dei rischi compreso lo stress lavoro correlato. Le misure aziendali di prevenzione possono tuttavia essere molto migliorate con ricadute positive sia sui lavoratori sia sulle aziende in termini di salute, produttività e minori costi».