Nel 2012 i premi del lavoro diretto italiano raccolti nel ramo Infortuni dalle 86 imprese esercenti il ramo (Tavola n. 1) sono stati pari a 2.976 milioni di euro, con un decremento dello 0,9% rispetto all’anno precedente, che conferma la tendenza alla riduzione osservata nei tre precedenti esercizi, secondo una statistica elaborata dall’IVASS.
Con riferimento alle sole imprese che hanno esercitato il ramo Infortuni, la raccolta in tale ramo ha costituito l’8,4% dei premi complessivi delle assicurazioni danni di tali imprese (come nel 2011).
In particolare, la raccolta premi per fasce di mercato (Tavola n. 2) evidenzia che, nel 2012, le 10 imprese della prima fascia hanno realizzato il 69,9% del totale della raccolta Infortuni.
I gruppi con un portafoglio premi Infortuni non inferiore a 100 milioni di euro (comprendenti 33 imprese, pari al 38,4% delle imprese esercenti il ramo) hanno presentato nel 2012 (Tavola n. 3) una raccolta pari a 2.354 milioni di euro (79,1% del totale mercato di ramo).
Incidenza dei costi di gestione
Le provvigioni di acquisizione e di incasso sono state nel 2012 pari al 23,9% dei premi lordi contabilizzati (Tavola n. 6) [valore minimo di periodo; valore massimo: 24,8% nel 2007].
Nel 2012 l’incidenza delle altre spese di acquisizione sui premi si è attestata al 4,4%, registrando il valore massimo di periodo (valore minimo del periodo: 3,6% nel 2008), mentre quella delle altre spese di amministrazione è rimasta stazionaria al 4,6% (valore minimo: 4,4% nel 2010; valore massimo: 5,4% nel 2007).
Pertanto, nel 2012 il peso delle spese di gestione complessive è stato pari al 32,8% dei premi, registrando un lieve incremento rispetto all’anno precedente, quando aveva raggiunto il 32,7% dei premi contabilizzati [valore minimo del periodo: 32,5% nel 2009; valore massimo: 33,9% nel 2007].
L’incidenza delle spese di gestione sui premi è stata più contenuta per le imprese di prima fascia (31%) e più elevata per le imprese di terza e quarta fascia (rispettivamente 36,8% e 42,6% dei premi) (Tavola n. 7).
Andamento dei sinistri
I sinistri denunciati nel 2012 (Tavola n. 9), indipendentemente dal loro anno di accadimento, sono stati 566.217 (-9,4% rispetto al 2011), mostrando una continua riduzione nel periodo considerato dalle analisi.
Il ramo Infortuni è caratterizzato da una rapida liquidazione dei sinistri: infatti, entro l’anno successivo a quello d’accadimento, sono liquidati mediamente circa il 91% dei sinistri con seguito ed entro la fine del quinto anno circa il 99,4% (Tavola n. 13), mentre per quanto riguarda l’onere complessivo dei sinistri stessi, risulta pagato in media, rispettivamente, circa il 77,3% e circa il 98,1% del relativo importo (Tavola n. 14).
I sinistri accaduti nel 2012 sono stati pagati, nell’anno di generazione, ad un costo medio (Tavola n. 15) di 2.068 euro (+3,2% rispetto ai sinistri accaduti nel 2011 pagati nell’anno di accadimento) e riservati1 mediamente (Tavola n. 16) a 3.730 euro (+4,7% rispetto ai sinistri 2011 riservati nell’anno di accadimento).
Il costo medio complessivo (pagato e riservato) nell’anno di generazione dei sinistri avvenuti nel 2012 (Tavola n. 17) è stato pari a 3.046 euro (+5,2% rispetto al 2011); se si considerano anche le stime per sinistri tardivi (IBNR)2, è ammontato a 3.003 euro (Tavola n. 18).
L’onere dei soli sinistri di competenza dell’esercizio è stato pari nel 2012 al 49,3% dei relativi premi di competenza, in calo rispetto al 51,6% del 2011, attestandosi pertanto sul valore minimo del periodo (valore massimo di periodo: 53,5% nel 2009) (Tavola n. 22), mentre l’onere complessivo dei sinistri (onere dei sinistri di competenza dell’esercizio più sufficienza/insufficienza degli importi riservati alla chiusura dell’esercizio precedente) è stato pari al 47,4% di tali premi, collocandosi sul valore minimo di periodo, in riduzione rispetto al 49,5% del 2011 (valore massimo: 53,7% nel 2009).
Il rapporto tra la riserva sinistri complessiva e i premi contabilizzati nel 2012 ha raggiunto il 65,8%, in lieve aumento rispetto al 65,4% del 2011 (valore massimo di periodo: 65,9% nel 2010; valore minimo: 60,4% nel 2008).
Risultato del conto tecnico
Il risultato del conto tecnico al netto della riassicurazione (Tavola n. 24), sempre in utile nel periodo esaminato, è ulteriormente migliorato nel 2012, raggiungendo 569 milioni di euro, con un’incidenza del 19,3% sui premi di competenza (15,4% nel 2011). Il miglioramento è sostanzialmente da ricondurre alla sopra menzionata riduzione degli oneri dei sinistri rispetto ai premi nonché alla crescita dei proventi netti da investimenti.