Nel mese di ottobre la nuova produzione vita raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari, secondo una prima stima dell’ANIA, a € 5,5 mld, il 28,3% in più rispetto allo stesso mese del 2012; da inizio anno i nuovi premi emessi hanno raggiunto € 52,2 mld, in aumento del 31,1% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle imprese U.E., pari a € 1,2 mld, più che triplicati rispetto a quelli raccolti nel mese di ottobre 2012, i nuovi affari vita complessivi sono stati pari a € 6,7 mld (+44,4% rispetto a ottobre 2012), mentre da gennaio hanno raggiunto € 62,6 mld, in aumento del 34,0%.
Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di ottobre i premi afferenti a nuove polizze di ramo I hanno continuato a registrare, seppur con variazioni più contenute rispetto al trimestre precedente, una crescita del 38,1% rispetto allo stesso mese del 2012, a fronte di un ammontare premi pari a 4,4 mld, l’80% dell’intera nuova produzione emessa. Di tendenza opposta sono risultate invece le polizze di ramo V con un volume di nuovi affari pari a € 106 mln (il 2% dell’intera nuova raccolta), in lieve contrazione dell’1,4% rispetto a ottobre 2012, dopo aver registrato un forte incremento annuo nel mese precedente. La restante quota (18%) della nuova produzione vita è rappresentata dalle polizze “linked” (ramo III) che nel mese di ottobre hanno registrato, dopo tre mesi consecutivi di raccolta negativa, un andamento pressoché stazionario rispetto allo stesso mese del 2012, a fronte di un ammontare premi pari a € 973 mln; la mancata emissione di nuove polizze index è stata compensata da una lieve crescita della raccolta di nuovi premi relativi a polizze unit. I contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme previdenziali, pari a € 101 mln, sono risultati in aumento del 7,6% rispetto a ottobre 2012.
Si evidenzia, inoltre, che l’82% delle imprese del campione statisticato, rappresentative dell’80% del mercato in termini di premi, ha registrato da inizio anno una raccolta superiore all’analogo periodo del 2012 e che il 49% delle imprese (per una quota premi pari al 31%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (+31,1%).
Da gennaio la modalità di versamento a premio unico costituisce la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 94% del totale in termini di premi; calcolando i premi mediante una
misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – l’incremento del volume premi da inizio anno diminuirebbe dal 31,1% al 27,7%.