Nel mese di settembre la nuova produzione vita raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari, secondo una prima stima dell’ANIA, a € 4,8 mld, il 52,6% in più rispetto allo stesso mese del 2012; da inizio anno i nuovi premi emessi hanno raggiunto € 46,7 mld, in aumento del 31,5% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle imprese U.E., pari a € 414 mln, in calo del 40,2% rispetto a quelli raccolti nel mese di settembre 2012, i nuovi affari vita complessivi sono stati pari a € 5,2 mld (+35,9% rispetto a settembre 2012), mentre da gennaio hanno raggiunto € 55,9 mld, in aumento del 32,9%.
Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di settembre i premi afferenti a nuove polizze di ramo I hanno registrato per il terzo mese consecutivo incrementi superiori al 60% (+64,3% rispetto allo stesso mese del 2012), a fronte di un ammontare premi pari a 4,1 mld, l’85% dell’intera nuova produzione emessa. In forte aumento (più che raddoppiati rispetto alla raccolta premi di settembre 2012) sono risultate anche le polizze di ramo V con un volume di nuovi affari pari a € 139 mln (quasi il 3% dell’intera nuova raccolta).
La restante quota (12%) della nuova produzione vita è rappresentata dalle polizze “linked” (ramo III) che nel mese di settembre hanno registrato, per il terzo mese consecutivo, un andamento negativo (-6,3% rispetto allo stesso mese del 2012), a fronte di un ammontare premi pari a € 557 mln; la commercializzazione di polizze unit ha segnato un decremento rispetto a settembre 2012, in parte controbilanciato, per la prima volta da inizio anno, da una raccolta positiva di nuove polizze index. I contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme previdenziali, pari a € 74 mln, sono risultati in aumento del 9,8% rispetto a settembre 2012.
Si evidenzia, inoltre, che il 79% delle imprese del campione statisticato, rappresentative del 77% del mercato in termini di premi, ha registrato da inizio anno una raccolta superiore all’analogo periodo del 2012 e che il 51% delle imprese (per una quota premi pari al 35%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (+31,5%).
Da gennaio la modalità di versamento a premio unico costituisce la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 94% del totale in termini di premi; calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – l’incremento del volume premi da inizio anno diminuirebbe dal 31,5% al 27,9%.