Si è tenuto martedì 12 novembre a Milano il convegno organizzato da CGPA Europe dal titolo La responsabilità civile degli intermediari assicurativi: cosa cambierà e come anticipare il cambiamento.  
L’incontro, che ha visto la partecipazione dei vertici delle associazioni di agenti, degli esponenti delle associazioni nazionali di agenti e broker e dei manager delle compagnie assicurative, ha analizzato l’evoluzione della normativa europea in materia di responsabilità civile delineando quelle che saranno le tendenze del mercato italiano sulla base di un trend già in atto nel mercato francese.
Particolare risalto è stato dato all’impatto che le direttive europee avranno sul profilo di rischio degli intermediari assicurativi e all’incremento del contenzioso anche in Italia, che pone la questione sull’adeguatezza delle coperture assicurative e sulla corretta ed efficace gestione dei rischi.  
Eric Evian – Head of Business Development CGPA Europe ha sottolineato come il processo di revisione della Direttiva europea sull’intermediazione assicurativa (IMD II, Prips, Mifid) stia cambiando profondamente lo status giuridico dell’intermediario assicurativo, incrementando gli obblighi e rafforzando le misure di protezione dei diritti dei consumatori.
In particolare sull’intermediario assicurativo grava l’“obbligo di consiglio e di consulenza” nei confronti del cliente; il non corretto assolvimento di quest’obbligo sta determinando una crescita del contenzioso degli intermediari.
Attualmente in Francia la percentuale delle richieste di risarcimento avanzate nei confronti degli intermediari assicurativi e legate al mancato assolvimento dell’obbligo di consiglio e consulenza ha raggiunto l’85% del totale, con punte dell’87% nel Ramo Vita (la stessa incidenza quindici anni fa era pari al 15%). In termini assoluti questa tipologia di sinistri è cresciuta da 17,7 Milioni di Euro del 2007 a 32 milioni registrati al mese di ottobre 2013.
 Anche in Italia il contenzioso comincia ad avere un peso specifico. Dal 2006 la normativa che regola l’intermediazione assicurativa è profondamente cambiata. L’Istituto di Vigilanza ha adottato decine di nuovi regolamenti, spesso molto complessi, ha osservato l’avvocato Nidia Bignotti, partner dello studio legale BdA Bignotti e d’Acquarone.
 
Oggi l’intermediario assicurativo è chiamato a un ruolo nuovo, quello di fornire al cliente tutte le informazioni necessarie ad una completa comprensione del contratto tenendo una condotta improntata sui principi di correttezza, trasparenza e diligenza nell’interesse esclusivo del cliente, abbattendo ove possibile l’“asimmetria informativa”. E’ proprio questa asimmetria informativa la causa potenzialmente scatenante il contenzioso per inosservanza dell’”obbligo di consiglio”.
 Nel nostro Paese la tendenza prevalente della giurisprudenza è di qualificare questa inosservanza come responsabilità da inadempimento contrattuale, che soggiace a regole più gravose rispetto a quelle da fatto illecito; è quindi facile prevedere un ulteriore aumento del contenzioso e dei relativi costi e, come già accaduto per altre professioni, gli attuali massimali potrebbero rivelarsi insufficienti.
 Un’opinione condivisa dall’Avvocato Paolo Martinello, Presidente Altroconsumo, che sottolinea come sia possibile prevedere un sostanziale incremento del contenzioso sulla base di alcuni elementi:
–    il ruolo dell’Ivass, sempre più attento al rispetto degli obblighi di informazione precontrattuale;
–    la maggior consapevolezza da parte di consumatori e associazioni;
–    l’approccio delle compagnie, che tendono a “scaricare” la responsabilità sugli intermediari;
–    l’evoluzione del mercato, caratterizzato da un aumento della concorrenza e dell’offerta.
 In effetti, spiega Enea Dallaglio – Managing Director di Innovation Team– non solo la dinamica del quadro normativo, ma anche alcuni rilevanti fenomeni di mercato, quali l’evoluzione tecnologica, le modifiche comportamentali dei clienti e l’ingresso sul mercato di nuovi operatori stanno attuando una profonda trasformazione del ruolo degli intermediari assicurativi.
 In questo scenario, avverte Dallaglio, non è sufficiente una buona polizza assicurativa ma diventa necessario trovare un interlocutore che fornisca assistenza continua e che, traendo origine da un’osservazione delle dinamiche, costituisca un punto di riferimento per gli intermediari.
 A questo proposito Jean François Mossino, Presidente Gruppo Agenti SAI, sottolinea come non possa che essere vista con favore l’entrata nel mercato di un operatore “compagnia” che si preoccupi di limitare rischi e danni di responsabilità degli intermediari assicurati con un’attività di formazione specifica e soprattutto di prevenzione. In particolare la prevenzione costituisce una vera e propria forma di tutela anche per le compagnie di assicurazione che possono abbattere i costi, apportando un beneficio all’intero sistema.

E’ possibile visionare il video con alcuni estratti del convegno al seguente link: http://we.tl/6q2jmTrtE0